SCICLI – Se qualcuno avesse sperato quest’anno di pagare meno dovrà fare i conti con la realtà presentata dal Partito Democratico di Scicli. Canone idrico e Tari 2023, a detta del PD, continuano a rappresentare un’emergenza, per cui si “sta facendo di tutto per non cambiare niente”.
L’attacco è diretto all’amministrazione Marino, accusata delle modalità usate per la convocazione d’urgenza del Consiglio comunale di stasera. Il civico consesso sarà chiamato ad approvare le tariffe 2023, “un atto propedeutico – afferma il partito di opposizione – alla predisposizione del bilancio il cui termine ultimo scade oggi, mercoledì 31 maggio”. La rabbia del PD è dovuta al fatto che “la convocazione dell’ennesimo Consiglio comunale in via d’urgenza,fissato, appunto, per la data odierna, sia stata notificata solo nella tarda mattinata di ieri”.
Il PD reputa “scandaloso e privo dei più elementari requisiti di correttezza istituzionale come questa Amministrazione provi, ancora una volta, a mettere su un binario morto la civica assise e le sue prerogative”.
“Una pratica – riporta il documento diffuso dalla segreteria cittadina del partito – che sta oramai diventando regola in questo Consiglio Comunale, quando invece i tempi di convocazione tra una seduta e l’altra sono oltremodo lunghi, con il chiaro obiettivo di frustrare le prerogative dei Consiglieri comunali, soprattutto d’opposizione, e annacquare così il dibattito politico”.
Dal Partito Democratico viene segnalato, inoltre, che le tariffe sottoposte ad approvazione “ricalcano quelle per l’anno 2022, anch’esse modificate in via d’urgenza con delibera di C.C. n.33 del 31 agosto 2022. 08.2022. Pertanto – termina la nota -, nessuna speranza per i contribuenti di pagare meno neanche nell’anno 2023”.