SCICLI – Mette una spunta il sindaco Mario Marino su un obiettivo previsto dal suo piano “anti carenze idriche”, che mira a prevenire le cronache inefficienze che colpiscono il territorio nel periodo estivo. Una giocata d’anticipo è stata appena fatta con la riattivazione, dopo quasi due anni, del pozzo “Cannata”, che andrà a coprire il fabbisogno del popoloso Villaggio Jungi e parte di Scicli.
“Quasi un mese fa – ricorda Marino – si era proceduto con la rimozione della vecchia pompa sommersa e la relativa colonna di adduzione, ormai in disuso e arrugginita. Successivamente, è stata eseguita la prova di portata del pozzo da parte del personale specializzato, un passaggio preliminare e necessario per l’installazione di una nuova elettropompa, in modo da garantire il perfetto utilizzo, compatibilmente con la falda acquifera. Oggi è stata installata la nuova pompa”.
Marino rileva come “il nuovo impianto di sollevamento e la nuova colonna di adduzione consente una maggiore portata dell’acqua, erogabile dal pozzo, nella rete cittadina fino a un massimo di 15 litri al secondo. Ma in seguito a delle consultazioni con tecnici specializzati – spiega il Sindaco –, si è concordato di evitare il massimo sfruttamento della falda acquifera e di optare per una portata di 12 litri al secondo”.
La riattivazione del pozzo Cannata permetterà “la messa in funzione, per la prima volta, del serbatoio idrico di contrada Currumeli che, nei fatti, dopo quello di San Matteo e del Rosario, sarà il terzo ‘polmone idrico’ per Scicli”.
Prossimo passaggio nei piani dell’amministrazione Marino il collegamento, tramite tubazione interrata, del pozzo ex Esa di contrada Raspulla con il serbatoio di Sampieri, prevedendo un incremento della portata di circa 17 litri al secondo.
“Lo stesso pozzo – chiude il primo cittadino – servirà la borgata di Cava d`Aliga ed anche il quartiere Jungi, garantendo in questo modo un adeguato approvvigionamento idrico di queste zone, soprattutto nei mesi estivi”.