SCICLI – Scelgono un famoso detto i consiglieri comunali di opposizione, appartenenti al gruppo “Caterina Riccotti Sindaca”, per evidenziare una costante, da loro osservata in questi undici mesi di amministrazione Marino. “La fretta è una cattiva consigliera”. Lo pronunciano in coro Bruno Mirabella, Consuelo Pacetto, Caterina Riccotti e Marianna Buscema.
I quattro esponenti della minoranza precisano che “seppur Scicli, con questa nuova Amministrazione, stia vivendo una apparente stagione di stabilità politica, il Comune pare sia in continua ed impellente emergenza/urgenza”. Il perché viene subito spiegato.
“Dal 15 luglio scorso, data in cui si è insediato il nuovo Consiglio comunale in prima adunanza, le sedute consiliari sin d’oggi espletate sono state circa 15. Di queste ben 9 – affermano i consiglieri – sono state convocate d’urgenza”.
“Una procedura straordinaria, dunque, diventata prassi consolidata. Ciò a scapito – proseguono – di tutti i consiglieri comunali, sia di maggioranza che di minoranza, in quanto delegittimati dalle proprie funzioni di indirizzo e di controllo politico-amministrativo e privati dal loro diritto di conoscenza e di studio delle tematiche. Inoltre, viene così ignorata totalmente la funzione delle Commissioni consiliari permanenti, necessarie, propedeutiche e preparatorie degli atti e dei provvedimenti consiliari”.
In tutto questo il gruppo “Riccotti Sindaca” coglie un segnale che “ci porta a pensare – aggiungono – che l’azione politico-amministrativa di questa nuova Giunta sia in continuo affanno”.
“Che la fretta sia da sempre stata una cattiva consigliera e che il termine di approvazione dei bilanci di previsione degli enti locali sia stato differito al 31/07/2023 dalla Conferenza Stato-Città lo sanno tutti. Tranne il nostro esecutivo – aggiungono i quattro rappresentanti della minoranza – che lo scorso mercoledì aveva convocato un consiglio comunale d’urgenza per l’approvazione delle tariffe TARI e del Servizio Idrico Integrato per l’anno 2023”.
Mirabella, Pacetto, Riccotti e Buscema fanno notare come si tratti di “proposte di deliberazione, quindi, propedeutiche alla predisposizione del bilancio di previsione, che per la fretta di essere approvate (incuranti della proroga decisa dalla Conferenza Stato- Città al 31 luglio), non solo avrebbero confermato le attuali tariffe in vigore, ma avrebbero ‘cozzato’ per quanto riguarda l’idrico con la nuova gestione, servizio passato da giovedì alla società Iblea Acque”.
Ci si ritrova davanti “un pastrocchio”, a cui i componenti del gruppo “Ricotti Sindaca” si sono sottratti, non partecipando ai lavori consiliari, “perché è nostro dovere capire e vigilare su quelli che saranno i nuovi costi idrici e come questi impattano, qualora approvati, sulla nuova gestione e soprattutto su tutti i cittadini. Chiederemo a gran voce – concludono – che venga ripristinato il normale processo di partecipazione consiliare”.