SCICLI – Movimenti intorno all’ex ristorante “La Scogliera”. Un camion e una gru, dotata di braccio e pinza a “ragno”, sono entrati in azione per procedere alla rimozione di quello che rimaneva della vecchia rete, gravemente danneggiata, che “avvolgeva” il rudere.
I lavori in esecuzione prevedono l’installazione di una nuova recinzione, alla luce dell’ordinanza sindacale, firmata una settimana fa da Mario Marino, che sollecitava la proprietà ad intervenire per mettere in sicurezza l’area.
La barriera protettiva che circondava l’immobile risultava “insufficiente e carente – motiva il provvedimento firmato da Marino – da un punto di vista della salvaguardia della pubblica e privata incolumità”. Il Sindaco aveva concesso quindici giorni di tempo alla proprietà per “recintare l’immobile con una transennatura, di tipo inamovibile e invalicabile, e chiusa con opportuni pannelli”. È stato chiesto pure di “dotare l’area interessata con cartelli monitori idonei“.
Il primo cittadino auspicava che l’intervento venisse effettuato il prima possibile, poiché “la mancata chiusura della recinzione, nonché lo stato in cui versa la stessa – si legge nel documento -, costituiscono, inoltre, un ricettacolo ed habitat per ratti, volatili, insetti nocivi, con grave danno anche per l’igiene e la salute pubblica“. Detto, fatto! La proprietà si è mossa con estrema rapidità, incaricando una ditta di eseguire quanto contenuto nell’ordinanza.
“Era da mesi che valutavamo – dichiara a SVN la società proprietaria della struttura – di intervenire per ripristinare la rete, danneggiata dal forte vento che ha imperversato durante la stagione invernale. L’ordinanza del Sindaco è servita a velocizzare i tempi necessari per programmare i lavori”.
“Da parte nostra è massima l’attenzione verso la borgata e allo stesso tempo siamo consapevoli del brutto colpo d’occhio rappresentato dalla struttura fatiscente. Tante le valutazioni che abbiamo fatto negli anni e che continuiamo tutt’oggi a fare per dare a Cava d’Aliga ciò che merita. Un luogo così affascinante lo si trova a fatica. Bisogna predisporre – termina la proprietà – una strategia comune per permettere alla località di ambire a risultati importanti dal punto di vista turistico. Sul futuro dell’ex ‘La Scogliera’? Un giorno chissà, per ora è importante garantire la sicurezza del sito”.
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