Problema legalità a Scicli, attacco a Palazzo Palle

Duro intervento del Partito Democratico sulla delicata questione del rispetto delle regole e sulla gestione della materia dehors

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SCICLI – Il Partito Democratico pone l’accento sul problema legalità a Scicli. Lo fa dopo aver letto la notizia della sanzione amministrativa inflitta al titolare di un esercizio commerciale della frazione di Sampieri, per “l’esercizio abusivo di trattenimenti danzanti”.

In una nota il PD rileva che il fatto “accende, di nuovo, il faro sul problema legalità in città. Se da un lato non si può che lodare l’opera di capillare controllo, posta in essere dalle forze dell’ordine, dall’altro lato, non possiamo non notare come le autorità cittadine, si sono dimostrate, ancora una volta, tutt’altro che all’altezza della situazione”.

La segreteria cittadina del partito si chiede “come sia possibile organizzare una o più serate danzanti, ovvero altri eventi di varia natura, tanto pubblicizzate da attrarre avventori da tutta la provincia, senza che gli uffici, preposti ai controlli preliminari, si avvedano che le attività coinvolte mancano dei fondamentali titoli autorizzativi?”.

Un colpo diretto allo stomaco dell’amministrazione comunale. Il partito, guidato a  Scicli da Emanuele Scala, sposta l’asse sui dehors.

La consigliera comunale Caterina Riccotti – prosegue il documento dei dem – ha più volte evidenziato una disparità di trattamento riguardo la questione degli spazi all’aperto degli esercizi commerciali. Se nel centro storico è vietata ogni attività di intrattenimento, ritualmente richiesta a norma di legge e puntualmente negata, sulla costa sembra siano saltate tutte le regole, con una disparità di trattamento inaccettabile per chiunque abbia a cuore uno sviluppo economico armonico, in cui le attività crescano di pari passo a prescindere da quale zona della città si trovino”.

Il Partito Democratico critica palazzo “Palle” per la mancanza “non solo di una visione, ma anche e soprattutto di un indirizzo politico che affermi, senza mezzi termini e senza utilizzare due pesi e due misure, di stare dalla parte di chi fa impresa, seguendo le regole”.

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