SCICLI – Gli provoca un immenso dolore vedere la città e le borgate “inghiottite dal degrado”. Guglielmo Scimonello lancia l’allarme verde pubblico a Scicli, per richiamare l’attenzione della giunta Marino, affinché si accorga di una “situazione diventata insostenibile e inaccettabile”.
L’ex assessore comunale nella precedente amministrazione Giannone rileva che le aree verdi in città “siano scomparse, lasciando il posto a erbacce rinsecchite, sporcizia e al degrado più totale”.
Alla vista di Scimonello si manifestano circostanze in cui “da tempo, parecchio tempo – afferma -, le condizioni igieniche appaiono precarie; voglio segnalare tutta la zona del Villaggio Jungi, che versa in uno stato pietoso”.
“E non solo. In tutto il territorio – prosegue l’ex assessore -, non risultano interventi evidenti, specialmente per ciò che riguarda la cura del verde (alberi, fiori e siepi); addirittura al quartiere Jungi una buona parte degli oleandri che abbelliscono via Tiepolo, a ridosso della recinzione dello stadio ‘Ciccio Scapellato’, sono letteralmente bruciati (gli alberi non prendono a fuoco da soli), non certo per colpa delle temperature alte, ma per l’incuria nel lasciare la zona, per molto tempo, in stato di abbandono. Anche le bambinopoli e le rotatorie sono trascurate ed i bagni pubblici del ‘Polivalente’ ancora chiusi”.
Secondo l’ex assessore comunale la percezione è quella di una città “smarrita e sempre più abbandonata. I cittadini, con cui spesso mi confronto, lamentano che molte zone del paese e delle borgate sono sempre più sporche e trascurate“.
Scimonello si rivolge direttamente all’amministrazione Marino, chiedendo di conoscere “quali sono le iniziative che si intende adottare per risolvere le problematiche relative ai servizi di pulizia cittadina e alla cura del verde pubblico; vorrei conoscere pure se vi siano in programma azioni di verifica, di controllo e di indirizzo da mettere in campo per evitare in futuro il ripetersi di tale degrado e incuria”.
Indica, dunque, l’orologio che porta al polso l’ex amministratore locale: “È giunta l’ora di prendersi cura della città e di smettere di lasciarla in totale stato di abbandono. I modi per farlo sono tanti”. Da Scimonello arriva un suggerimento: “Che fine hanno fatto i PUC? I Progetti Utili alla Cittadinanza, tanto sbandierati per coinvolgere i percettori del reddito di cittadinanza in attività di cura e decoro della città”.
“Anche l’Amministrazione e la sua macchina operativa – termina l’ex assessore – deve fare la sua parte, senza arrivare, come in tanti settori è avvenuto, a dare in gestione anche questo servizio ai privati“.
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