SCICLI – Da tanto tempo la chiesa di San’Ignazio custodisce un tesoro di inestimabile valore, che in questi giorni d’estate è stato portato sotto una delle navate per essere sottoposto a restauro.
Un laboratorio aperto per recuperare un crocifisso risalente al ‘600 e custodito nella sacrestia, dopo il trasferimento, insieme ad alcuni quadri, dall’ex matrice di San Matteo, quando questa fu chiusa.
Il restauro è stato affidato ad una ditta specializzata, la Kermes di Ragusa, che ha già fatto altri importanti nello stesso edificio religioso. Tre i restauratori al lavoro (Antonella Pancaldo, Alba Paolino e Carmelo Vitale), i quali operano davanti ai tantissimi turisti, che ogni giorno visitano le bellezze della chiesa di piazza Italia.
L’intervento è stato possibile grazie alla disponibilità di una famiglia benefattrice. Siamo andati a trovare il sacerdote della parrocchia, Giovanni Lauretta, e i tre restauratori.
© RIPRODUZIONE RISERVATA