SCICLI – Superata la settimana di Ferragosto, il dibattito cittadino lentamente torna ad accendersi. A iniziare è Rita Luciani che, ponendosi a difesa dei diritti delle persone di disabilità, si rivolge con tono critico all’amministrazione Marino, additata di non aver attuato al meglio il protocollo d’intesa “Mare senza frontiere” che l’Asp di Ragusa stipula con i Comuni iblei.
“Dell’azienda sanitaria provinciale – spiega Luciani – è stato istituito il servizio di assistenza ai bagnanti disabili, nelle località balneari del territorio ibleo, a partire dal primo luglio e fino al 31 agosto. Per quanto riguarda il Comune di Scicli i punti di assistenza sono gli chalet Sabir e Aziz”.
“Lo scorso anno la proprietà dei due stabilimenti balneari – prosegue la scrivente – aveva concesso gratuitamente l’attrezzatura, necessaria agli operatori socio-sanitari per adempire all’assistenza e lavorare in buone condizioni: ombrelloni, sedie, tavolo e l’apposita sedia Job, adatta a condurre in acqua il disabile”.
Secondo Luciani dovrebbero essere gli Enti locali a rendere le spiagge accessibili e a fornire le attrezzature per svolgere il servizio, avendo sottoscritto l’accordo: “Dopo alcuni giorni, vedendo che il Comune di Scicli latitava, il dott. Rocco Riccardo Di Salvo, responsabile del servizio Asp di Ragusa, si è accordato con il Sabir, per avere l’attrezzatura, fin tanto che palazzo di città non avesse provveduto”.
Colei che scrive mette in evidenzia un paradosso: “Nel frattempo il sindaco Mario Marino fa allestire una passerella e una pedana a Cava d’Aliga; peccato che a Cava d’Aliga non operino gli operatori assunti dall’Asp. Quindi in una località abbiamo le attrezzature senza operatori, mentre in un’altra si verifica l’esatto opposto”.
“Dopo vari solleciti – aggiunge Luciani -, il Comune consegna finalmente due miseri ombrelloni. Ma a differenza delle altre località balneari della provincia, in cui gli oss lavorano al meglio e i disabili sono assistiti adeguatamente, a Scicli il personale di assistenza è stato obbligato a sedersi a terra, quando non erano disponibili le sedie, e le persone con disabilità costrette ad avere ombra limitata, perché, anziché un gazebo, si hanno solo due piccoli ombrelloni e le carrozzine sono sulla sabbia, in quanto non c’è una pedana di stallo”.
Detta brevemente: “Mentre gli altri Comuni si mobilitano e impegnano su questo fronte, ogni anno il Comune di Scicli è inadempiente, carente e ritardatario nell’assicurare la messa in atto del servizio”.
A detta di Luciani il sindaco Mario Marino “non sta facendo una bella figura nei confronti dell’Asp, non sta offrendo un servizio ai concittadini, come me, ma soprattutto stiamo perdendo una valida occasione per far crescere la nostra comunità nel segno della civiltà”.
“Inoltre questa attività potrebbe essere pubblicizzata e richiamare turismo; rappresenterebbe un incentivo ad abbattere le barriere architettoniche e far apprezzare la nostra città. Mi auguro che l’anno prossimo l’Asp di Ragusa continui a finanziare questo servizio e soprattutto che il nostro Comune – conclude Luciani – si adoperi per tempo e col massimo impegno”.