Sampieri, l’ultima domenica d’agosto al PataPata

Stasera la rassegna letteraria “Autori & Libri” accende i riflettori su Roberto Alajmo, giornalista e scrittore, che presenterà “La boffa allo scecco”

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SCICLI – Scorci finali dell’estate 2023, al PataPata è arrivata l’ultima domenica d’agosto. Le iniziative di intrattenimento non mancheranno; nemmeno la rassegna letteraria in riva al mare. Stasera (ore 19) il pubblico di “Autori & Libri” sarà in compagnia di Roberto Alajmo, giornalista e scrittore, che illustrerà, conversando con la collega Chiara Scucces, la sua opera dal titolo “La Boffa allo Scecco” (Ed. Sellerio).

Un romanzo ricco di dialoghi da commedia brillante – ci anticipa il direttore artistico della rassegna, Marco Sammitoche portano il lettore a sorridere, salvo poi accorgersi che non è così, in questo ‘piccolo mondo cinico’, come lo ha definito con perfetta diagnosi Goffredo Fofi. Questa volta Giovà, guardia giurata di Partanna Mondello, rischia non poco. Indaga con i suoi modi ma comprende, prima di cadere nel baratro, che si deve fermare”.

Da “Autori & Libri” proposte anche delle anteprime. È il caso del libro “Chi ha rubato il pallone?” di Maurizio Crosetti (Baldini & Castoldi ED.) che sarà nelle edicole e nelle librerie il 5 di settembre prossimo. I temi trattati sono stati affrontati, nel precedente appuntamento letterario, dall’autore, conversando con il giornalista sportivo Umberto Teghini.

Nella foto Marco Sammito

Crosetti – commenta Sammito -, appartenendo a quell’esiguo panorama di giornalisti che fanno del calcio motivo di prosa aulica e letteratura (sulla scia di maestri di questo capitolo come Gianni Brera, Giovanni Arpino, Candido Cannavò e Gianni Mura), ha posto il problema a quel mondo di addetti ai lavori, ai tifosi e agli assidui frequentatori degli stadi e consumatori catodici di dirette calcistiche: il calcio è un pianeta in piena trasformazione, dove il Dio denaro ne ha condizionato i sentimenti portandosi via l’anima”.

Sono rarità i ‘presidenti tifosi‘ che vanno incontro a certi dissesti economici per la squadra del cuore, finiti i giocatori ‘attaccati alla maglia’ e quelle stesse sono disegnate con motivi strani da grafici che di calcio non ne sanno nulla. Il pallone, insomma, è oggetto di vil interesse. Nonostante tutto – termina il direttore artistico -, si continua ad amarlo disperatamente. Tutti sanno che anche se brutto a vedersi ce ne innamoriamo sempre e con la stessa foga”.

 

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