SCICLI – Assemblea dei lavoratori comunali stamattina nell’aula consiliare di palazzo di città, alla presenza dei rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, per evidenziare “la grave situazione venutasi a creare – dicono le tre sigle sindacali – a causa della mancata adozione degli atti d’indirizzo e gestionali, propedeutici alla definizione di alcuni importanti istituti contrattuali”.
Sono state esposte delle criticità riguardanti sei questioni: la definizione della P.E.O. (alla luce del Bando 2022); il Piano del fabbisogno anno 2023-2025 (contenente risorse per garantire il Full-time da 34 a 36 ore); le Progressioni tra le aree (al fine della valorizzazione delle professionalità dei dipendenti, che già da oggi consentirebbero la loro ascrizione a qualifiche o categorie superiori); la definizione dell’istituto della performance anno 2023 ed emolumenti derivanti dalla performance anno 2022; l’avvio Contrattazione decentrata (ripartizione FES anno 2023 contestuale disamina parte giuridica ed economica del nuovo CCI); l’affidamento esterno dei servizi di pulizia (affinché possano liberarsi gli operatori e garantire agli impiegati competenze istituzionali).
Ancora una volta i lavoratori hanno espresso il proprio malcontento. Daniele Passanisi della Cisl ha detto che non c’è stato mai un incontro con l’amministrazione comunale. Al termine di quasi due ore di assemblea, è stato votato all’unanimità lo stato di agitazione.
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