SCICLI – I gazebo allestiti in piazza Italia (quattro) per ospitare un “cooking show” danno l’assist al Partito Democratico di Scicli per lanciare una nuova bordata all’indirizzo della giunta Marino.
Anche sotto le feste i dem non fanno sconti a chi governa la città. Alcune ore fa dalla sede del PD di corso Umberto I è stato diffusa una nota stampa molto critica verso palazzo Palle.
“Le città per Natale – si inizia a leggere – si addobbano a festa e si allestiscono graziosi mercatini, dove passeggiare e fare piccoli acquisti in centro. A Scicli, invece, si fanno le tendopoli in piazza Italia. Chiunque vi sia transitato avrà visto i gazebo bianchi, anonimi, tristemente spogli di ogni indicazione o addobbo, solitari, insomma non adeguati innanzitutto per gli operatori economici e poco invitanti per l’utenza“.
“Ma la giunta Marino, imperterrita, non soddisfatta dell’errore, ha perseverato, installandone altri quattro, proprio di fronte la chiesa Madre – riporta il comunicato -, in occasione di un “cooking show”, finanziato dalla Regione Siciliana con ben 6.000 euro(!), per nulla pubblicizzato, deliberato dalla giunta comunale con delibera n. 243 del 29 dicembre, resa solo qualche qualche ora prima dell’inizio di questo evento”.
“Quei soldi, utilizzati diversamente – scrive il PD -, avrebbero potuto apportare ben altro beneficio alla città. Insomma, a pensar male, parrebbe una cosa da fare solo per farla, una sorta ‘Lampuka 2.0’, rivisitazione della contestata quanto inutile manifestazione di questa estate a Donnalucata”.
“Se qualcuno pensa che tutto ciò – prosegue il documento – possa giovare all’immagine di Scicli o aiutare le sorti di un’economia locale asfittica anche in periodo natalizio si sbaglia e non di poco. Scicli ha bisogno di un contesto all’altezza del riconoscimento Unesco, di programmazione (a proposito, siamo già in ritardo per gli eventi di primavera e per l’estate 2024)”.
“Meglio allora sarebbe che il Sindaco e i suoi assessori stessero fermi senza far nulla, piuttosto che offrire eventi costosi e inutili, allestiti in un contesto poco decoroso e portati avanti – termina il PD – con improvvisazione e pressappochismo”.
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