SCICLI – Caduto nel vuoto l’appello della Lega anti vivisezione di Ragusa lanciato alla vigilia di Capodanno per chiedere di festeggiare senza botti. L’associazione animalista allo scoccare della mezzanotte del primo gennaio si è ritrovata ad assistere “attonita all’esplosione – scrive – di migliaia di petardi e fuochi d’artificio, accesi in molte abitazioni private o strade comunali”.
“Un moto di indignazione – commenta la responsabile provinciale Lav Ragusa, Resi Iurato – ha attraversato e accomunato centinaia di cittadini della nostra provincia vicini alle fragilità umane e con una sensibilità animalista e ambientalista. Una mattanza di animali che nessuna cronaca metterà in rilievo e poi decine di feriti”.
La Lav passa col rivolgersi alle varie amministrazioni comunali, domandando se abbiano applicato le sanzioni previste in caso di mancato rispetto dell’ordinanza anti-botti: “Sono state elevate delle multe? Chi ha fatto esplodere i fuochi di artificio ha postato tutto su Facebook ed è quindi facilmente rintracciabile”.
“Chiediamo ai Municipi – prosegue Iurato – un Regolamento Comunale che sia in vigore tutto l’anno. Vorremmo pure che gli insegnanti sensibilizzino gli alunni sui danni immani provocati da questa pratica barbara e retrograda. Da parlamento e governo ci aspettiamo una legge che vieti la vendita di materiale pirotecnico”.
“Ricordiamo ancora, infine, le guerre che stanno portando distruzione e morte alle porte e nel cuore della nostra Europa. Circostanze che imponevano un momento di riflessione e silenzio. Invece di chiedere a gran voce la Pace – termina la responsabile provinciale Lav – avete giocato alla guerra”.
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