SCICLI – Il recente comunicato della segreteria regionale del Partito Democratico Siciliano e la protesta del segretario della CGIL provinciale di Ragusa riflettono la crescente preoccupazione per la soppressione dei fondi destinati al tratto autostradale Modica -Scicli.
Tuttavia è essenziale considerare che, nonostante le argomentazioni a favore dell’opera, ci sono voci autorevoli che sollevano questioni cruciali relative all’impatto ambientale e, di riflesso, problemi di natura economico produttivi.
Nel contesto attuale, l’autostrada non viene vista come una opportunità di sviluppo, ma piuttosto come un’opera che puo’ aggravare ulteriormente le già precarie condizioni ambientali dell’area.
È opportuno tenere presente che nell’arco di alcuni decenni il territorio tra i due comuni ha subito un profondo cambiamento: a causa dei grandi insediamenti serricoli per la coltivazione di ortaggi, lo sterminato insediamento di manufatti al servizio della commercializzazione dei prodotti agricoli e ancora per l’esteso dislocamento, sull’intero territorio e sulla fascia costiera, di abitazioni civili che hanno reso l’ambiente più fragile e in necessità di interventi di risanamento.
E a sostegno di tale tesi vi sono gli studi che ritengono che la sostenibilità della rete ferroviaria è più vantaggiosa rispetto a quella autostradale; trasporto su rotaia il cui stato, in provincia di Ragusa, risale agli anni del dopoguerra. Ma diremmo di più, che prima ancora di “autostrada” bisognerebbe parlare di adeguamento della rete stradale provinciale, attualmente in stato di cronico abbandono.
E si pensi un po’ anche quale sarebbe stato l’effetto negativo che l’autostrada avrebbe avuto sulle centinaia di imprese agricole, presenti lungo i 10 Km del tratto interessato, e le numerose strutture ricettive agrituristiche sorte lì, in virtù delle peculiari ed uniche caratteristiche del paesaggio agricolo.
Teniamo a ribadire, in ultimo, che l’autostrada Siracusa – Gela, di cui dovrebbe far parte il tratto Modica Scicli, è un’opera imponente ed obsoleta, non facile da rimuovere e/o riadattare in un futuro, in cui le prospettive sono ancorate ad un mondo che cambia rapidamente.
La discussione pertanto su questo tema va oltre la mera politica partitica e si concentra sulla necessita di bilanciare lo sviluppo infrastrutturale, con la tutela ambientale e socio economica
Conclusioni: la decisione di sopprimere i finanziamenti per l’autostrada Modica Scicli è un’opportunità per riflettere su alternative più sostenibili e a lungo termine. Investire in modi che preservino il paesaggio unico, promuovano la mobilità sostenibile e sostengano le imprese locali, potrebbe essere la chiave per uno sviluppo armonioso e prosperoso anche per le future generazioni.
Antonino Nigito
© RIPRODUZIONE RISERVATA