SCICLI – Di fermarsi il Partito Democratico di Scicli non ne vuole proprio sapere. Continua a batter chiodo sulla baraonda scatenatasi nel post gara di Scicli C. R. – Pro Ragusa, vicenda che ha spinto nelle scorse ore l’assessore comunale allo Sport, Giuseppe Puglisi, ad autosospendersi dall’incarico, nonostante lui stesso abbia più volte ribadito la sua estraneità ai fatti.
La segreteria dem insiste su quanto accaduto domenica al termine del match di Promozione, fatti che “pare trovino – affermano – triste conferma”.
Dallo stadio “Scapellato” a palazzo di città è un attimo. L’attenzione del PD, inevitabilmente, viene attratta dalla decisione presa da Puglisi. “Un’autosospensione – commenta il partito – che ha il sapore di uno schiaffo, un altro forse, alla cittadinanza, e che dimostra tutto il disprezzo nei confronti della città e la tracotanza di chi oggi ha in primis l’onere e poi l’onore di amministrarci”.
I dem fanno una loro previsione su ciò che accadrà adesso: “Puglisi resta a casa, le sue deleghe – affermano – verranno ridistribuite con ulteriori disagi per gli uffici e lui potrà serenamente continuare a percepire l’indennità di funzione, quale assessore, e il gettone di presenza come consigliere. Anche nel frangente più duro, questa classe politica si dimostra per quello che è: inadeguata, priva di senso delle istituzioni e assolutamente attaccata alla poltrona”.
Ma secondo il Partito Democratico il problema non è più solo di Puglisi: “Oggi è l’Amministrazione tutta, e il Sindaco per primo, a dimostrare di non essere all’altezza”.
Dalla segreteria di corso Umberto I si aspettavano uno “scatto di orgoglio, che sembrava scontato, anche dato l’assordante silenzio di palazzo di città sulla questione. Non vediamo la schiena dritta che le circostanze richiedono, ma assistiamo alla bassezza del calcolo politico, dell’espediente per restare tutti in sella, un’unità di facciata che danneggia solo ed esclusivamente la città”.
“Non c’è tempo di aspettare che chissà quali terzi responsabili si palesino. Al sindaco Mario Marino – termina il PD – chiediamo di chiudere questa pagina per nulla edificante. Tolga le deleghe all’assessore ‘autosospeso’ e dia alla città, se vi riesce, figure amministrative degne del ruolo”.
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