SCICLI – Vissuta ieri a palazzo Spadaro una bella serata all’insegna della poesia satirica di Guglielmo Occhipinti, vissuto a Scicli tra il 1858 e il 1923.
Nell’ambito degli appuntamenti culturali de “I venerdì del museo”, Giovanna Giallongo e Gateano Celestre hanno fatto conoscere al pubblico, presente nel salone “Falcone-Borsellino”, il poeta sciclitano. Titolo del focus su Occhipinti: “Versi siciliani e fatti d’Italia”.
Dopo l’introduzione di Giovanni Portelli, presidente dell’associazione culturale “L’Isola”, è stato Celestre a presentare la vita e l’opera dell’artista. Nel corso della sua attenta analisi, è emersa non solo la poetica dell’autore, dallo stile sarcastico, spesso irriverente, ma i continui riferimenti ai fatti locali e alle vicende politiche nazionali, elementi che fanno di Occhipinti un autore da conoscere e approfondire anche per gli spunti storici, offerti dalla sua opera al lettore moderno.
Giovanna Giallongo ha illustrato, con notizie per lo più inedite, la Scicli di fine Ottocento e delle prime due decadi del Novecento, con particolare riferimento alla vita sociale e alla storia dell’Opera Pia Carpentieri, a cui il poeta aveva dedicato la prima delle poesie, forse la più mordace dell’intera opera, “La morti di lu Dacani Carpintieri”.
Molto apprezzate, infine, sono state le letture dei brani poetici, affidati, come al solito, alla voce della bravissima Veronica Ruta. Serata brillante che conferma, ancora una volta, la qualità del programma 2024 dei Venerdì del Museo, organizzata dal Museo del Costume di Scicli e l’associazione culturale “L’Isola”, con la collaborazione della cooperativa “Agire”, la sezione di Scicli dell’Unitre e con il patrocinio del Comune.
Scicli Video Notizie è pure su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriversi al canale e rimanere aggiornati costantemente.
© RIPRODUZIONE RISERVATA