SCICLI – La comparsa dei lampioni a led lunedì sul nuovo marciapiede del primo tratto di via Nazionale ha riacceso il dibattito cittadino sui lavori appena eseguiti. Argomento chiacchieratissimo in questa settimana che volge al termine. Se ne è discusso fino a ieri sera, durante “Città a confronto”.
La consigliera comunale di opposizione Licia Mirabella, parlando delle cattive condizioni di alcune strade cittadine, ha sfruttato l’occasione per mettere in evidenza il “brutto” contrasto giocato dalle due differenti pavimentazioni, createsi in via Nazionale: da una parte l’asfalto rattoppato, dall’altra l’estensione del percorso pedonale.
Per Mirabella, però, non si tratta solo di un aspetto estetico. Il giudizio negativo da lei assegnato all’intervento tiene conto anche della sicurezza. Con l’ampliamento del marciapiede, infatti, l’esponente della minoranza consiliare fa notare come ci sia stato un restringimento di una importante via di fuga.
Considerazioni che trovano in disaccordo il consigliere comunale Salvatore Causarano e l’assessore Enzo Giannone. Entrambi difendono la realizzazione del progetto, spiegandone, secondo il proprio punto di vista, i benefici che ne trae il centro storico, partendo dal miglioramento della vivibilità. Causarano e Giannone hanno ribadito che i lavori di via Nazionale rappresentano un primissimo step verso un futuro e graduale processo di pedonalizzazione.
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