Delitto Ottaviano, il cugino: “Io tra i primi ad entrare, è stata una morte violenta”

Marco Di Stefano racconta gli istanti della tragica scoperta del cadavere nell’abitazione di via Manenti. Infine auspica che possa venire presto a galla la verità sull’omicidio

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SCICLI – “Io tra i primi ad entrare nell’appartamento”. Nella mente di Marco Di Stefano, cugino di Giuseppe Ottaviano, scorrono ancora quei terribili istanti vissuti la sera del 12 maggio scorso. Non riuscendo a rintracciare il parente, si è precipitato insieme ad altri nell’abitazione di via Manenti, giungendo poi alla drammatica scoperta del corpo privo di vita.

Ho capito subito dalla quantità di sangue nella stanza – racconta Di Stefano ai microfoni del Tgr Sicilia – che fosse accaduto un fatto grave, tragico, difficilmente dovuto a un incidente domestico. È stata una morte violenta”.

Il cugino di Giuseppe Ottaviano non si capacita di quanto sia successo. “Tante le persone che lo conoscevano. Provavano tutti – ha dichiarato – grande affetto nei suoi confronti; non si poteva non volergli bene”.

Di Stefano lancia un appello affinché possa farsi piena luce sul delitto. “Confidiamo nell’operato della magistratura e delle forze dell’ordine; lasciamoli lavorare in santa pace. Non siamo animati da sentimenti di vendetta, però vogliamo sapere – termina nell’intervista – il motivo di tanta scellerata follia umana”.

 

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