Scicli: docenti dell’I.C. “Dantoni” in Spagna

Il racconto della loro esperienza: sperimentati nuovi modelli organizzativi - didattici

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SCICLI – L’istituto comprensivo “Giovanni Dantoni” di Scicli ha aderito, per la prima volta nella sua storia, al progetto Erasmus+KA1-mobilità internazionale docenti. La visita all’IES SERPIS di Valencia, in Spagna, con attività di job shadowing, nel periodo 27-31 maggio 2024, ha rappresentato per il corpo docenti un’importante occasione di formazione professionale, in un’ottica di internazionalizzazione della scuola, conoscendo e sperimentando modelli organizzativi – didattici diversi.

È stata un’esperienza molto costruttiva ed interessante, in quanto ha consentito di individuare non solo le differenze, ma anche i reciproci punti di forza e debolezza, relativamente ai rispettivi sistemi scolastici.

La differenza più sostanziale – spiegano i partecipanti al progetto – consiste, innanzitutto, nella verticalizzazione degli ordini di scuola; infatti la struttura scolastica ospitante è un istituto di istruzione superiore strutturato in due cicliLa scuola primaria è un ordine indipendente. L’esperienza da noi fatta ha interessato le classi del primo ciclo, in quanto quasi corrispondenti alla nostra scuola secondaria di I grado”.

L’impressione generale ricevuta dalla scuola è stata positiva per il clima sereno tra alunni, che non hanno quasi per nulla necessità di stretta vigilanza; si spostano nelle classi in maniera ordinata o rimangono nelle aule altrettanto silenziosamente in assenza di docenti.

Molto piacevole il segnale del cambio dell’ora e della ricreazione – racconta il gruppo docente di Scicli – che non è contrassegnato da una campanella ma da brani musicali scelti dagli alunni secondo tematiche stabilite. La didattica disciplinare è simile alla nostra, mentre l’approccio dei docenti con gli alunni è meno rigido rispetto al nostro”.

Rimarcati gli aspetti positivi dell’esperienza: “Tra gli altri aspetti positivi riscontrati – si legge –, la gestione della biblioteca scolastica, con la presenza di un bibliotecario esterno alla scuola, che si occupa della catalogazione e dei prestiti, sovvenzionato da un comitato di genitori, e di una docente che per 1 ora a settimana si dedica al coordinamento delle attività di biblioteca.

Gli insegnanti dell’istituto sono stati tutti molto cordiali, simpatici e disponibili. Ciascuno di noi docenti ha iniziato il proprio percorso entrando nelle classi. La prima impressione comune a tutti – dicono le docenti di Scicli – è che i colleghi spagnoli hanno lo stesso approccio metodologico, perseguono le stesse finalità e trattano gli stessi contenuti disciplinari assegnando tempi più distesi per l’assimilazione.

La breve ma intensa esperienza – concludono le docenti – ci ha offerto l’opportunità di potenziare le nostre competenze e, soprattutto, di costruire ponti tra diverse culture, per creare un futuro più inclusivo e globale”.

 

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