Scicli, “Attraversiamo emergenza sociale, vi diciamo come uscirne”

Indicata dai consiglieri comunali di opposizione Marco Lopes e Licia Mirabella la possibile causa dei recenti episodi di microcriminalità. La soluzione della cabina di regia da loro presentata

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SCICLI – Via d’uscita possibile al “labirinto” della microcriminalità. Potrebbe essere stata individuata dai consiglieri comunali di opposizione Marco Lopes e Licia Mirabella, appartenenti rispettivamente alla lista “Vindigni Sindaco” e al movimento “Cittadini per Scicli”. I due, tramite un’interrogazione, hanno esposto una loro analisi della problematica su sicurezza e ordine pubblico, elaborando una soluzione che farebbe al caso dell’amministrazione Marino.

La città, secondo gli esponenti della minoranza, sta attraversando una importante emergenza sociale. “Fermare questa spirale negativa – commentano – è possibile solo affrontando con determinazione il fenomeno multidimensionale della povertà, intesa non solo dal punto di vista economico, ma di ambienti socio-culturali privi di stimoli ed opportunità, che hanno ricadute notevoli sul benessere e sullo sviluppo dei minori e, quindi, degli adulti che saranno. Questo percorso deve essere, oltre che progettato, condiviso a livello istituzionale e portato avanti in rete da tutti gli agenti del territorio”.

Lopes e Mirabella mettono sul tavolo una “nuova idea di sviluppo economico-sociale e culturale, che veda un continuo scambio tra famiglia, territorio e agenzie educative e formative. Spesso la scuola – aggiungono – fa fatica nel coinvolgere in modo continuativo le famiglie appartenenti ai ceti sociali più svantaggiati. Bisogna promuovere l’allargamento di responsabilità pedagogica all’intera comunità territoriale, nei confronti di quei soggetti che vi appartengono e a vario titolo svolgono compiti educativi”.

Nella foto Marco Lopes e Licia Mirabella

Ed è in questo contesto che entrerebbe in gioco la soluzione, ossia una cabina di regia, che “dovrà coinvolgere – spiegano i due consiglieri – tutti gli attori del territorio, da quelli istituzionali a quello del volontariato, ognuno per competenza, attraverso azioni di sensibilizzazione. Si dovrà monitorare e stimolare la crescita sociale del nostro tessuto civico, garantirne la sicurezza, attraverso il coordinamento di tavoli tecnici tematici, che rappresentano un luogo di condivisione, di confronto e di partecipazione di tutti gli agenti territoriali, dalla programmazione alla valutazione degli interventi e dei servizi comunali”.

Il progetto, stando a Lopes e Mirabella, porterebbe importanti vantaggi per la comunità. “I tavoli di lavoro per ogni singola area e per ogni programma relativo alla stessa, garantiscono – affermano – una partecipazione attiva ai soggetti della rete locale, forniscono un contributo alla base conoscitiva relativa al territorio distrettuale e contribuiscono a formulare diagnosi, ipotesi e pareri per la scelta degli obiettivi prioritari e per l’allocazione delle risorse.

Sarebbe un modo importante e tangibile – terminano i consiglieri – per poter leggere direttamente i bisogni sociali ed avere una chiave di lettura per intervenire nei punti di criticità, non lasciando nessuno indietro”.

 

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