SCICLI – Siccità, per affrontare l’emergenza serve l’impegno di tutti. I cittadini sono chiamati a fare la loro parte, evitando, il più possibile, l’uso improprio dell’acqua.
Ad inizio mese il sindaco Mario Marino ha firmato un’ordinanza anti-spreco che sarà in vigore fino al 31 ottobre. Qualcuno, però, sorride amaramente, credendo che non basterà solo richiamare la cittadinanza a un consumo parsimonioso della preziosissima risorsa: servirà anche tappare le perdite idriche che persistono sul territorio.
Una nostra lettrice fa notare al Comune come la fuoriuscita (incontrollata) di acqua potabile dal suolo debba considerarsi uno “spreco” a tutti gli effetti. “Scrivo in riferimento – si legge nella lettera, inviata in redazione – alla notizia da voi pubblicata relativa alla siccità che grava anche sul nostro territorio. Premettendo che spesso vi è un uso spropositato della suddetta risorsa e in riferimento all’ordinanza, con la quale il Sindaco avvisa i cittadini di un’eventuale multa, vorrei ricordare che nella mia zona vi sono delle abbondanti dispersioni di acqua”.
La scrivente parla della via Valdo a Cava d’Aliga. “Qui abbiamo delle perdite idriche – ci dice – che sono state spesso segnalate da noi residenti e al quale con lavori approssimativi si è cercato di risolvere, senza riuscirci in maniera definitiva”.
In allegato inviata anche una foto (pubblicata in alto alla pagina). “Questa è stata scattata dopo mezzogiorno, prima dell’erogazione idrica. Immaginate la fuoriuscita d’acqua nel momento in cui aumenta il flusso nelle tubature, ovviamente diventa molto copiosa. Spero che si riesca a tappare il maggior numero di questi sprechi presenti sul territorio. Il Comune – conclude la lettera – deve mandare un segnale positivo alla cittadinanza, affinché tutti insieme si riesca a fronteggiare l’emergenza siccità”.
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