Fornace Penna Sampieri, fumo dalla ciminiera

Il singolare episodio all’alba. Qualcuno avrebbe originato una combustione per rievocare l’attività della fabbrica di laterizi, andata distrutta in un incendio nel 1924. Se da una parte si guarda alle immagini suggestive, dall’altra ci si preoccupa per i danni recati alla fragile struttura. Il commento: “Sciagurato attentato!”

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SCICLI – Fumo dalla ciminiera. No, non si tratta di un fotomontaggio. Insieme alle numerose foto, in rete circolano anche dei video che dimostrano l’autenticità di quanto successo.

La Fornace Penna di Sampieri è tornata a sbuffare all’alba. E non l’ha fatto per magia. Chiaramente qualcuno ha deciso di originare una combustione per creare un effetto “suggestivo”, come se l’antica fabbrica di laterizi, distrutta cento anni fa da un incendio, si fosse riattivata. Contesto difficilmente paragonabile a uno “spettacolo”, considerato che potrebbero derivarne gravi e irreversibili “effetti collaterali”.

Il rogo acceso ai piedi e il fumo, che si è fatto largo tra l’incastro pericolante dei mattoni del “cilindro”, potrebbe aver peggiorato la situazione. Salvo Di Maria, architetto che da tempo conosce e studia il sito, osservandone i cambiamenti e mobilitandosi per la salvaguardia, non si stropiccia gli occhi per la meraviglia. Al contrario, mostra forte preoccupazione per gli eventuali e ulteriori danni, arrecati alla già precaria stabilità del rudere.

Avere acceso un fuoco all’interno della ciminiera dell’ex Fornace Penna, oltre ad avere corso un grave pericolo per chi lo ha fatto – commenta -, rischia di mandare in fumo quei traguardi raggiunti, dalle associazioni e dagli organi competenti, per mantenere quello che ancora resta del più famoso monumento archeologico del meridione.

Nella foto Salvo Di maria

Sicuramente, e non necessita competenza per affermarlo – aggiunge Di Maria –, quel poco legante che ancora mantiene all’impiedi la ciminiera con il calore avrà subito un danno. Lo si vedrà con l’arrivo delle piogge e del vento, che farebbero ridurre ulteriormente l’attuale altezza, se non il crollo definitivo della stessa”.

“Rimane la speranza, vista la recente immissione in possesso da parte della Regione, a seguito del Decreto di esproprio del 2 febbraio 2024, che venga redatto e finanziato, prima possibile, il progetto di messa in sicurezza dell’ex Fornace Penna. Visto lo sciagurato attentato di questa mattina, è indispensabile – termina l’architetto – mantenere la promessa, più volte fatta, di recintare l’intera area e predisporre le telecamere ‘di alta generazione’”.

Il video in alto (girato da Laura Calabrese) mostra quanto successo stamani, intorno alle ore 5.30, allo stabilimento bruciato di contrada Punta Pisciotto.

 

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