Scicli assaggia la “pastasciutta antifascista”: l’evento in una forchettata

Venerdì sera nell’anfiteatro di via dei Sette Fratelli Cervi al Villaggio Jungi si è tenuta la prima edizione locale dell’iniziativa, celebrata in tantissime città d’Italia dalla fine degli anni ‘80

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SCICLI – Una forchettata dopo l’altra. L’assaggio della “pastasciutta antifascista” sembra aver deliziato il palato di tanti a Scicli. Venerdì sera si è tenuta la prima edizione locale dell’iniziativa che viene celebrata in tantissime città d’Italia dalla fine degli anni ‘80.

La location non è stata scelta casualmente. I partecipanti si sono dati appuntamento nell’anfiteatro del Villaggio Jungi, precisamente, nella via dedicata ai sette fratelli Cervi, la cui memoria è stata celebrata con la condivisione di un piatto di pasta; quella pastasciutta che gli stessi offrirono alla comunità di Campegine, un piccolo borgo della provincia di Reggio Emilia, per festeggiare la caduta della dittatura fascista il 25 luglio 1943.

L’evento, oltre al patrocinio dell’Istituto Cervi, ha ricevuto quello del Comune di Scicli, dell’ANPI di Ragusa-Scicli e della Cgil Ragusa, in collaborazione anche con la Pro Loco Scicli e con l’adesione di numerose realtà cittadine (Prismart, Occhiovivo, Casa del popolo, Casa delle Culture, Casa delle donne, USB, Tanit, Ura, Il Giornale di Scicli, Legambiente, Arcigay, Associazione 1° maggio, Movimento culturale “V. Brancati”).

Nel rispetto della tradizione, venerdì sera – raccontano gli organizzatori – la pastasciutta è stata offerta a tutte le persone presenti, che non hanno fatto mancare il sostegno e la partecipazione alla prima edizione locale dell’iniziativa”.

Quella in “salsa sciclitana” è stata inserita nella Rete ufficiale delle pastasciutte antifasciste, oltre ad essere una delle quattro manifestazioni che si sono tenute in tutta la Sicilia nel mese di luglio.

Durante la serata, che è stata una vera e propria festa antifascista – proseguono i promotori dell’iniziativa – , è stato ricordato il significato della pastasciutta e l’insegnamento della famiglia Cervi, attraverso testimonianze in parole, video, immagini, testi e musica. In apertura, il giornalista e storico Bartolo Lorefice, ne ha tracciato la vita e l’impegno, fornendo anche una chiave di lettura del periodo storico in cui si svolsero in fatti”.

Successivamente è arrivato anche un videomessaggio di saluti e ringraziamenti da parte di Adelmo Cervi, figlio di Aldo Cervi, e Albertina Solini, vicepresidente nazionale dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, per aver portato l’iniziativa in città.

Prima di lasciare spazio al live della Quintino’s band e al djset di Terramatta, la piazzetta è stata coinvolta dalle letture realizzate da Tecné99. “Un brano di Valentina Pigmei, sull’importante ruolo delle donne nella Resistenza – conclude il gruppo rganizzatore -, ha chiuso quello che è stato un vero e proprio momento teatrale”.

 

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