Scicli, Sindaco avvertito: “Non governa più la sua maggioranza”

Spaccature nella coalizione che sostiene Marino; le notano Caterina Riccotti, Marianna Buscema, Bruno Mirabella e Consuelo Pacetto. I quattro consiglieri di minoranza mettono in guardia il primo cittadino

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SCICLI – Ognuno starebbe andando per conto proprio: la maggioranza consiliare non seguirebbe più la strada indicata dal sindaco Mario Marino. Ne hanno avuto la dimostrazione, nell’ultima seduta del Consiglio comunale, i consiglieri di opposizione Caterina Riccotti (Partito Democratico), Marianna Buscema (Italia Viva), Bruno Mirabella (Scicli Bene In Comune) e Consuelo Pacetto (Start Scicli). Loro intendono mettere in guardia il primo cittadino (“qualora non se ne fosse accorto“), sulle profonde spaccature che avrebbero compromesso la tenuta della sua coalizione.

La seduta consiliare di inizio settimana, stando ai quattro consiglieri di minoranza, consegna la prova inconfutabile e definitivadell’inadeguatezza della maggioranza consiliare eletta a sostegno del Sindaco”.

Nella foto Caterina Riccotti, Consuelo Pacetto e Bruno Mirabella

Riccotti, Buscema, Mirabella e Pacetto spiegano il perché del loro intervento. “Nel Consiglio comunale di lunedì – esordiscono – arrivava una proposta di delibera avente ad oggetto l’assestamento degli equilibri di bilancio, un documento volto a conferire la piena agibilità finanziaria, e il nuovo regolamento per la tutela dall’inquinamento acustico. Quest’ultimo è, tra l’altro, un atto che viene sollecitato da tempo all’Ente sia dalle autorità di pubblica sicurezza sia dai tanti esercenti delle attività ricettive, che chiedono a gran voce uno strumento regolatorio per organizzare piccoli momenti di intrattenimento, senza rischiare di incorrere in sanzioni. In tutto questo la maggioranza consiliare “era semplicemente assente, fisicamente – commentano –, ma anche e soprattutto politicamente”.

Nella foto Marianna Buscema

Se questi atti sono stati approvati è solo grazieal senso di responsabilità dei consiglieri di opposizione – riporta il documento –, che ben consapevoli del ruolo ricoperto, non hanno fatto mancare il loro contributo”. Così facendo, la minoranza ha messo il Comune nella “condizione di poter continuare a lavoraree allo stesso è stato consentito alla categoria di esercenti interessata di “poter svolgere le proprie attività con nuove prospettive di sviluppo”.

I quattro esponenti dell’opposizione commentano pure quello che è successo in coda alla seduta. “La consigliera Micarelli – si legge – ha finalmente chiarito di essere passata all’opposizione, pur riservandosi di votare di volta in volta gli atti portati in aula dall’Amministrazione”.

Una serie di note negative che induce i firmatari dell’intervento a considerare la maggioranza “totalmente inadeguata e carente di senso del ruolo. Uno schieramento che il Sindaco, nella qualità di capo della stesso, non governa più; una coalizione spaccata e che perde pezzi.

Al primo cittadino viene detto, una volta per tutte, dinon cullarsi sul senso di responsabilità di un’opposizione, sempre più seria e costruttiva, e di trarre le conclusioni dall’atteggiamento menefreghista dei suoi consiglieri“.

Tre anni sono ancora lunghi; se veramente ha a cuore il bene della città, è giunta l’ora – concludono i rappresentanti della minoranza – di verificare se esiste ancora una maggioranza che lo sostiene.

 

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