Tanit Scicli: “Vi presentiamo il frutto di tanti anni di ricerche”

SCICLI – Ponte tra vecchio e nuovo corso, trampolino di lancio verso altri ragguardevoli traguardi. Molto più di un libro quello che Tanit Scicli si appresta a presentare al pubblico nel decennale della sua nascita.

Domani (venerdì 2 agosto), alle ore 21, nel giardino di palazzo Bonelli – Patané, l’associazione culturale svela la sua ultima fatica letteraria, dedicata al cimitero monumentale di Scicli. Si intitola “Non Omnis Moriar” l’inedito saggio, con cui TS, per la prima volta, analizza in modo scientifico uno dei luoghi più belli e affascinanti della città, mai studiato prima.

Un’opera frutto di oltre cinque anni di ricerche, condotte sia in archivi pubblici che privati e sul campo, con interviste agli eredi e a chi ha collaborato alla costruzione della storica area cimiteriale.

“Uno studio – commenta l’associazione culturale – condotto da nostri membri e, in primis, dallo storico Vincenzo Burragato, dall’ingegnera Roberta Ficili e dall’archeologa Valentina Pensiero. Sono stati scandagliati a fondo tutti gli aspetti storici, artistici, culturali, costruttivi, letterari che hanno portato alla realizzazione del cimitero monumentale sciclitano e al suo aspetto attuale, dopo centocinquant’anni di storia”.

“La nostra iniziativa, che si può fregiare del riconoscimento speciale di valore culturale dellaDirezione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del MIC, il Ministero della Cultura Italiano – prosegue Tanit Scicli -, si è avvalsa della collaborazione di storici, come Paolo Militello (che sarà anche moderatore della serata di venerdì) e padre Ignazio La China, della classicista Cosetta Portelli, della giornalista e responsabile del cimitero di Scicli per oltre trent’anni, Pinella Drago, e dell’agronomo Leandro Nigro. Ricca anche la galleria fotografica di Roberta Ficili, curatrice della mappa del sito a corredo del testo”.

“La presentazione di ‘Non Omnis Moriar’ è, allo stesso tempo, la fine e l’inizio del nostro percorso culturale – termina l’associazione -, svolto nella scena sciclitana e provinciale. Un coronamento del lavoro svolto fin qui che ci motiva ancor di più ad andare avanti”.