SCICLI – Risse, una chiesetta vandalizzata e vari furti. Scicli sembra inciampare nuovamente su ordine pubblico e sicurezza. I fatti di cronaca dell’ultimo periodo sono tornati ad offuscare il sereno, generando ulteriormente preoccupazione nella comunità locale, che ormai da mesi respira aria di insicurezza (almeno questa è la sensazione più comune tra i cittadini).
La preoccupazione collettiva tocca livelli mai raggiunti prima. Chi prova a tranquillizzare i cittadini sono le liste civiche della coalizione del sindaco Mario Marino. SiAmo Scicli, Libertà Popolare e Obiettivo Comune hanno sentito l’esigenza di dire alla città che non esiste “nessun allarme sociale”.
In un intervento, dai propositi rassicuranti, i tre gruppi vedono, invece, il bisogno di “attenzionare con maggiore forza e in maniera coordinata quei fenomeni di microcriminalità, che si sono verificati negli ultimi mesi, in particolare alcuni episodi registratisi con più frequenza a Cava d’Aliga”.
Il tris di liste cita i dati a disposizione della Prefettura: “Descrivono – commentano – una realtà non segnata da atti di criminalità organizzata, ma oggetto di eventi di microcriminalità, come reati contro il patrimonio ed episodi di violenza, che richiedono un monitoraggio costante e un’azione congiunta da parte delle Forze dell’ordine”.
Su Scicli l’attenzione è massima. “Dall’inizio dell’anno – proseguono le componenti della maggioranza – vengono svolti dei controlli che vedono impegnati, congiuntamente, Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e la Municipale. Come liste a sostegno dell’Amministrazione comunale, chiediamo di mantenere attivo questo presidio, perché si tratta di un modello operativo che ci consente di garantire un maggiore controllo e un migliore intervento a vanificare gli atti delinquenziali”.
La coalizione di Marino vuole ribadire, come non mai, a tutta la cittadinanza, le intenzioni di “combattere i fenomeni di microcriminalità che si stanno verificando sul nostro territorio. Dunque non si registra alcun allarme sociale. Vero pure che fatti di questo genere creano una percezione – concludono le liste – che non dobbiamo assolutamente sottovalutare”.
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