SCICLI – Così, ad occhio e croce, la situazione pare essersi sbloccata del tutto. La salita sembra meno ripida e l’andamento più spigliato, coi pedali che ritmano senza che la catena si inceppi di continuo. Sulla futura pista ciclabile Donnalucata-Playa Grande giungono sensazioni positive.
La realizzazione del percorso ciclopedonale, che metterà in collegamento diretto le due frazioni balneari sciclitane con Marina di Ragusa, è stata affrontata, nei giorni scorsi, in un incontro pubblico, a cui hanno partecipato, tra gli altri, il deputato regionale Ignazio Abbate, il sindaco Mario Marino, la presidente del Consiglio comunale, Desirè Ficili, e il suo vice, Andrea di Benedetto, insieme al dirigente generale del Libero Consorzio, Nitto Rosso. Pubblicamente è stato illustrato l’iter che porterà alla realizzazione dell’opera.
“Si vedeva chiaramente – commenta Abbate – la felicità dei residenti per un progetto che è stato più volte presentato, ma mai realizzato, a causa della mancata concretizzazione delle promesse di finanziamento. Un’opera che adesso può diventare realtà, grazie ad un avanzo di amministrazione della variazione di bilancio di previsione dell’ex Provincia”.
Al contempo, il parlamentare all’Ars spiega che bisognerà “rivedere e riaggiornare, chiaramente, il vecchio progetto esistente, adeguando gli standard di sicurezza a quelli attuali”. Abbate si spinge oltre. Annuncia una prima data entro la quale il tratto ciclabile potrà essere completato. “Possiamo finalmente affermare – termina il deputato – che l’opera è finanziata e andrà avanti spedita e senza intoppi fino alla sua realizzazione, prevista nel 2025”.
Si dice contento degli ultimi sviluppi sulla futura pista ciclopedonale Donnalucata-Playa Grande Giampaolo Schillaci (ex amministratore nella giunta Susino), che però non nasconde le sue perplessità circa alcuni punti critici da analizzare e risolvere.
Intervenuto in qualità di delegato dell’unità operativa del sito “Città Tardo Barocche UNESCO per Mobilità Fua Greenet”, Schillaci è fortemente convito che il completamento della ciclopista significa “canalizzare a Donnalucata il turismo nazionale e internazionale di Marina di Ragusa e del suo porto, tutt’ora in pieno sviluppo. Ma rappresenta anche molto di più, come dimostra il quadro generale in corso di realizzazione e che viene riassunto nella operazione del Libero Consorzio, nota come ‘Passi Iblei’, il cui fine è quello di convogliare – spiega – il flusso turistico prima all’interno del territorio e poi sulla costa. Fenomeno destinato a aumentare di molto, quando si troveranno volontà e risorse per connettere il chilometro che separa Pozzallo a Marina di Modica, quest’ultima già collegata a Sampieri”.
Stando a Schillaci il tratto di pista che, provenendo da Marina di Ragusa, congiungerà l’ex Koala a Donnalucata dovrà necessariamente essere “all’altezza delle aspettative di un turismo numeroso e di ‘viaggiatori lenti’, che si aspettano di trovare una infrastruttura al livello di quelle realizzate nel mondo da loro visitato”.
Dai vantaggi si passa alle questioni da risolvere. “Stanziati inizialmente 720 mila euro e un’ulteriore somma, così si legge, che comunque non consentirebbe di superare il milione di euro; voglio ricordare – aggiunge – che difficilmente si ottengono infrastrutture di qualità con meno di 300 mila euro a chilometro”.
E di criticità da superare Schillaci ne ha individuate diverse. “Nei circa 3 chilometri da percorrere, per raggiungere il lungomare di Ponente – spiega -, si trovano l’incrocio con il Pizzillo e la curva in rilevato, nella quale la strada piega verso il mare. In quell’area, inoltre, si dovranno approntare i raccordi utili per accogliere in sicurezza i numerosi residenti estivi dei villaggi Playa e Chamaerops, il cui trasferimento verso Donnalucata va fa facilitato in tutti i modi. Sarebbe, infatti, ben strano che da Marina di Ragusa ciclisti e camminatori arrivassero numerosi e dalle due zone rivierasche sciclitane fossero poi costretti al movimento con veicoli a motore!”.
“Infine, l’occupazione della carreggiata sud (quella prospiciente al mare) non deve essere vissuta come un dramma da coloro che risiedono lungo la provinciale, ragione per la quale occorre verificare la possibilità di realizzare altre connessioni fra la litoranea (sp 89) e la circonvallazione (sp 95), al fine di agevolare il movimento veicolare dei residenti“.
Schillaci auspica che il collegamento ciclabile fra Donnalucata e la pista proveniente da Marina di Ragusa venga fatto presto e bene. “Si deve in tutti i modi evitale che gli indugi possano costare un qualche ritiro dei finanziamenti già ottenuti, come già accadde nell’anno 2000 – termina l’analisi – a causa di difficoltà riscontrate proprio nel territorio comunale sciclitano”.
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