SCICLI – Sperimentato con successo in città e da esportare, sicuramente, altrove. Il service “Raccolta occhiali usati” è stato rivisitato dal Lions Club Scicli Plaga Iblea, potenziando gli interventi a supporto delle persone meno fortunate del territorio.
Scelta rivelatasi efficace. La consegna gratuita delle montature da vista, nata da un’idea del Centro Italiano Lions Raccolta Occhiali Usati, è stata implementata, ottenendo i risultati sperati dai promotori, grazie pure al coinvolgimento di professionisti e realtà locali.
L’iniziativa solidale ha ricevuto l’importante spinta di Eloisa Amarù, presidente Lions Club Scicli Plaga Iblea, nonché membro del CdA del suddetto Centro: “Spesso – commenta Amarù – chi non può permettersi di comprare un occhiale da vista non può neanche consentirsi una visita oculistica”. Si è dunque pensato di organizzare un service completo, che va dallo screening dell’ambliopia alle visite specialistiche, donate da generosi professionisti locali.
“Abbiamo creato – prosegue la presidente del LCS – una grande macchina della solidarietà, che vede il coinvolgimento, oltre che del Centro Italiano Lions per la raccolta degli Occhiali Usati e della locale sezione del Lions club, oculisti e ottici del territorio, nonché le associazioni da sempre attive nel sociale, come la Casa delle Donne di Scicli, la Caritas, la società di San Vincenzo de Paoli, MH Casa delle Culture e varie altre, oltre al Comune di Scicli”.
Cinque le persone che hanno potuto beneficiare del service: la signora Mira e quattro bimbi, tra cui i piccoli Greta e Rosario. A loro è stato consegnato in dono quel sussidio che consentirà di ovviare al deficit visivo, superando la difficoltà dell’acquisto.
Amurù assicura che il Lions Club Scicli Plaga Iblea non si fermerà qui: “Forte dell’esperienza maturata, abbiamo già in cantiere un ampliamento delle attività, grazie alla collaborazione con l’Istituto Professionale ‘Principi Grimaldi’ di Modica e in particolare con l’indirizzo Ottico, oltre al coinvolgimento dell’ASP, per alcuni progetti sinergici relativi agli screening”.
La presidente del LCS è convinta che questa formula di solidarietà sia la più completa e si debba “esportare”, coinvolgendo quanti più club service del Distretto.
“Tutte le volte in cui abbiamo donato gli occhiali – termina Amarù – il vero regalo ce lo ha fatto chi li ha ricevuti; la gioia donata dai loro sorrisi, non appena accertato di vederci finalmente meglio e poter ritornare ad una vita più normale, è davvero impagabile”.
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