Scicli affranta per la morte di Francesco Caruso

Conosciuto in città per il suo caratteristico presepe in casa e aperto al pubblico. Il suo nome legatissimo anche al ciclismo regionale amatoriale: era direttore di corsa, giudice di gara (responsabile per la Sicilia CSAIN) e cronometrista

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SCICLI – La comunità sciclitana e non solo è affranta per la morte di Francesco Caruso. Il decesso ieri, all’età di 69 anni. Assai noto e stimato in città e non solo, Caruso era animato da due grandi passioni: il presepe artigianale e il ciclismo.

Famosa, infatti, la rappresentazione artistica della Natività che allestiva in casa, insieme alla moglie, e visitabile da tutti. Via Parini, quartiere San Giuseppe, è stata una tappa immancabile nell’itinerario de “La via dei Presepi”, organizzato a Scicli durante il periodo natalizio.

Tanit Scicli, associazione culturale locale impegnata attivamente nella valorizzazione e promozione del territorio, ha voluto dedicargli un messaggio, sottolineandone le sue qualità umane e artistiche. “Il signor Caruso – scrive TS – era una persona dolce, affabile. Un amico di noi tutti, propositivo e collaborativo verso ogni iniziativa culturale, che ci ha visto insieme, come la passeggiata lungo ‘La Via dei Presepi’ o la partecipazione a ‘Le Vie dei Tesori’”.

Se n’è andato via all’improvviso, lasciando un grande vuoto. Il suo presepe – conclude Tanit – era magia, visitarlo una calda carezza al cuore, come il suo sguardo sereno, che non abbandonerà mai i nostri occhi. Un abbraccio ovunque sia…”.

Caruso legatissimo al ciclismo regionale amatoriale, essendo stato un valido direttore di corsa, giudice di gara e cronometrista. Lo ricorda l’ente di promozione Csain, di cui era responsabile per la Sicilia: “È venuto a mancare Francesco Caruso, ‘Ciccio’ per tutti coloro che, da oltre 30 anni, solcano le strade siciliane del circus amatoriale e non”.

La sua figura è stata emblematica per le gare amatoriali. Sempre vigile, presente, una buona parola per tutti. Grande collaboratore con tutti gli enti e con la Federazione Ciclistica; da qualche anno apprezzato come cronometrista anche dalla FIDAL e dai runner. Le manifestazioni – termina il Csain – non saranno più le stesse senza una persona come lui, che regalava sempre un sorriso e assicurava il massimo impegno.

 

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