SCICLI – Dall’affidamento in prova al servizio sociale agli arresti domiciliari. Ieri sera i Carabinieri della locale Tenenza hanno eseguito un provvedimento di sostituzione della misura, emesso dalla Procura della Repubblica, presso il Tribunale Ordinario di Ragusa (ufficio esecuzioni penali), nei confronti di un 62enne sciclitano, già noto ai militari dell’Arma per i suoi pregiudizi penali.
L’uomo è stato messo ai domiciliari dopo le reiterate violazioni da lui commesse e più volte accertate e documentate dai Carabinieri. Sul provvedimento ha inciso, in particolare, la positività all’alcooltest della persona in questione, durante un controllo su strada, mentre si trovava alla guida del suo ciclomotore.
Il 62enne dovrà scontare il residuo della sua condanna, frutto di un cumulo di pene concorrenti, sino al mese di ottobre del 2025 presso il suo domicilio.
“Nonostante la concessione della misura alternativa dell’affidamento in prova al servizio sociale, così da realizzare a pieno il principio di finalità rieducativa della pena, l’interessato – fanno sapere i Carabinieri – ha assunto comportamenti che hanno violato totalmente le disposizioni imposte dal Tribunale. Pertanto, sulla base della evidente mancanza di rispetto delle prescrizioni impartitegli, la Tenenza di Scicli ha compendiato tutte le violazioni commesse proponendo l’applicazione di una misura più gravosa per l’espiazione del residuo pena, considerata e valutata la necessità di porre un freno alle costanti violazioni del 62enne”.
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