A Scicli come in Provincia, contromisure per dispersione scolastica e povertà educativa

Due fenomeni sociali, complessi e determinati da diversi fattori, per cui è stato predisposto un programma apposito, con l’intenzione di prevenirli e contrastarli. Ecco il progetto “Crescere insieme”

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SCICLI – Eccezione nessuna, ogni contesto sociale, che esso sia una grande città o una piccola comunità, talvolta, può trovarsi a fare i conti con situazioni rischiose per il futuro e il benessere delle nuove generazioni. Due, specialmente, le principali insidie: dispersione scolastica e la povertà educativa. Di tanto in tanto anche a Scicli affiorano questi fenomeni sociali, complessi e determinati da diversi fattori. In città, negli anni, si è fatto parecchio per prevenirli e contrastarli, con azioni tempestive e pure efficaci.

La complessità del problema, però, richiede un’analisi molto ampia, che esca fuori anche dai confini locali, per avvalersi di un punto di osservazione esteso ed implementare, così, la varietà e la produttività degli interventi da predisporre in caso di bisogno.

Ad esempio, recentemente, a Ragusa, è stato illustrato uno strumento in più che può agevolare di gran lunga la prevenzione e il contrasto alla dispersione scolastica e povertà educativa. Nella sala conferenze del centro culturale “Mimì Arezzo”, con il patrocinio del Comune di Ragusa, c’è stato il lancio del programma “Crescere Insieme”, destinato, in particolare, ai ragazzi dagli 11 ai 17 anni, ma anche alle scuole e alle famiglie.

L’A.T.S. di progetto, composta da Uisp Comitato Territoriale Iblei (ente capofila) e dai partner soc. coop. Inprimis Formazione, Oasi Don Bosco Soc. Coop. Sociale Onlus, Villaggio del Magnificat Soc. Coop. Sociale, Comune di Portopalo di Capo Passero, si propone di affrontare le difficoltà formative scolastiche e sociali dei minori. Obiettivo raggiungibile attraverso la costruzione, in maniera partecipata, di reti territoriali con i comuni delle province di Ragusa e Siracusa, il coinvolgimento delle scuole e il contatto diretto dei ragazzi e delle loro famiglie.

La presentazione del progetto “Crescere Insieme” è stata introdotta da Enrichetta Lo Presti (Referente Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia – Ufficio IX Ambito territoriale Ragusa), Catia Pasta (Assessorato Pubblica Istruzione – Città di Ragusa) e da Elvira Adamo (Assessorato Politiche per l’inclusione, Servizi Sociali e Pari opportunità – Città di Ragusa). Loro hanno sottolineato la positività dell’avvio di questo piano, che affronta una problematica importante e delicata. “Il Comune di Ragusa – hanno affermano Adamo e Pasta -, è stato ben lieto di patrocinare questo evento e di essere sostenitore  del progetto”.

Ad illustrare le linee guida di “Crescere Insieme” è stato, invece, Francesco Medici (Soc. Coop Inprimis Formazione): “Si tratta di un progetto – ha spiegato – che intende favorire la promozione di percorsi formativi e laboratoriali di integrazione sociale, riavvicinamento al mondo dell’istruzione e di supporto alle famiglie ed all’intera comunità educante, mediante un nuovo modello di presa in carico integrata dei servizi socio educativi e assistenziali, offerti dal territorio, tramite il coinvolgimento diretto degli Enti pubblici e privati interessati”.

Attraverso le attività di formazione, sport, laboratori, centri di ascolto e workshop – ha continuato Medici -, si vuole valorizzare, esplicitare e rendere maggiormente efficace il patto implicito di corresponsabilità tra tutti gli attori della comunità educante, volto a garantire ai ragazzi il conseguimento di obiettivi educativi adeguati e un loro sano sviluppo, in quanto individui unici e irripetibili”.

A seguire, Claudio Fronte (coop. Oasi don Bosco – Partner di progetto) si è soffermato sulle modalità operative e sull’importanza delle attività di sportello per l’ascolto e il supporto psicologico. Fronte ha parlato pure della valenza assunta dai laboratori, per far emergere i bisogni e situazioni di povertà educativa, e dei workshop, rivolti alla cittadinanza e incentrati sul ruolo delle professioni educative oggi, sulle nuove sfide della genitorialità e sulle trasformazioni all’interno della relazione educativa con i figli.

Fondamentale anche lo sport sociale, come fattore decisivo nel contrasto alla povertà educativa. Ne ha parlato il professore Antonio Giovanni Siciliano (UISP Iblei Ragusa- Capofila di Progetto), evidenziando come le attività sportive e ludico-ricreative possono essere determinanti per l’integrazione e il recupero scolastico.

A chiudere i lavori Giuseppa Roccasalva (Villaggio del Magnificat – Partner di progetto). Da lei è stata sottolineata l’importanza per il territorio dei “cantieri educativi”, con l’intenzione di garantire coesione sociale e inclusione. Roccasalva ha poi presentato la sua esperienza diretta presso la Parrocchia San Giovanni Battista di Pozzallo.

 

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