SCICLI – Il luogo esatto in cui installarla ancora non lo si conosce. Certo è che l’originale opera a forma di cupola di Emilio Isgrò arriverà a Scicli. Quando? Nei prossimi mesi, stando a quanto annunciato ieri dallo stesso artista nell’aula magna del Rettorato dell’Università di Messina, dove ha ricevuto la Laurea Honoris Causa in Giurisprudenza. Isgrò ha tenuto una Lectio Magistralis dal titolo “La parola è un diritto”. Alla cerimonia, presieduta dalla Rettrice, la professoressa Giovanna Spatari, era presente anche il sindaco Mario Marino.
L’installazione, denominata “Non Uccidere”, che arriverà in città è stata inaugurata lo scorso anno dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, al Maxxi di Roma, in occasione delle celebrazioni per i 75 anni della Costituzione italiana.
Isgrò ha realizzato l’opera in collaborazione con l’architetto Mario Botta. Commissionato dal Maxxi di Roma, si tratta di un progetto museale composto da un monumentale bassorilievo in pietra del Sinai, articolato in undici elementi, e da una spettacolare architettura in cedro del Libano, progettata, appunti, da Botta.
L’artista siciliano ripropone le tavole bibliche dei Dieci comandamenti, tradotti in undici lingue, interpretati come fondamento morale della società civile, sulle cui iscrizioni è intervenuto con la cancellatura, lasciando in evidenza solo il quinto comandamento: non uccidere. Un messaggio fondamentale, che oggi è sempre più urgente esprimere in tutte le lingue del mondo.
Il progetto ha, inoltre, ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica. La cupola ha un diametro di 8 metri e 80 centimetri e un’altezza da terra di 6 metri e 40 centimetri. Particolare installazione che viene presentata come un’opera d’arte di grande impatto emotivo e simbolico, suscitando nell’arte contemporanea un particolare interesse.
Scicli Video Notizie è pure su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriversi al canale e rimanere aggiornati costantemente.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
