SCICLI – Battito di mani sceso di intensità fino a placarsi del tutto. L’iniziale felicità del Partito Democratico di Scicli è stata progressivamente offuscata dalla lettura dell’annuncio, diffuso dalla giunta Marino, sul completamento dei lavori all’ex Convento del Carmine, ormai prossimo ad ospitare il Centro Artistico Polifunzionale (C. A. P.).
La segreteria cittadina prima saluta con enorme piacere la vicina apertura dello spazio museale, ma finisce per ritrovarsi delusa dall’assenza di ringraziamenti verso chi, tempo fa, avrebbe contribuito attivamente all’ottenimento del finanziamento, necessario per convertire i locali del complesso conventuale a museo.
“Palazzo di città – esordisce il PD – ha comunicato la consegna del Museo del Carmine e l’avvio della nuova fase che porterà all’apertura al pubblico. Una notizia che ci rallegra e ci inorgoglisce”.
I dem, però, esprimono profonda amarezza per via dell’atteggiamento della giunta Marino, a cui viene ricordato come il C. A. P. sia in realtà “il frutto del lavoro sinergico e proficuo della precedente amministrazione Giannone e dell’allora Ministero per i beni culturali, retto da Dario Franceschini. In particolare, si rivelò efficace l’attività della nostra senatrice Venerina Padua – spiega il PD –, che permise di ottenere il finanziamento da 850mila euro per avviare i lavori. Ed è così che oggi il sindaco Mario Marino può posare orgoglioso pronto a tagliare il nastro”.
Il partito del segretario cittadino Emanuele Scala abbandona i toni polemici per concentrarsi sull’impatto che il Museo avrà sullo sviluppo economico e culturale della città. “Il nuovo museo rappresenta – afferma il PD – è un’occasione unica per Scicli, che può diventare un centro artistico di riferimento nell’area del sud est, peraltro, in linea con altre rivoluzionarie esperienze artistiche ben note e radicate”.
Il Partito Democratico esorta l’amministrazione Marino a non sprecare questa opportunità e di essere coraggiosa e innovativa nelle scelte da fare. “C’è bisogno di individuare il migliore modello di gestione del sito, garantendo l’immediata e più ampia fruizione del museo – termina la nota -, con un’offerta all’altezza delle potenzialità del C. A. P. Su queste premesse, noi, come PD, non faremo mancare il nostro apporto per un progetto condiviso e lungimirante”.
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