Cittadino dopo furto: “Scicli in balìa della delinquenza, inutile negarlo ancora!”

La triste constatazione di un nostro lettore. Denuncia l’assenza di sicurezza in città, raccontando quanto accaduto venerdì sera in piazza Italia, dove sono stati rubati alcuni caschi da moto, tra cui quello della figlia

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SCICLI – Vacilla parecchio in molti cittadini la sensazione di abitare in una città sicura. I fatti di cronaca degli ultimi due anni hanno influito negativamente sull’umore della comunità sciclitana, che da più parti ha reclamato interventi concreti e ad ampio raggio per rispristinare ordine e tranquillità. A Scicli, nonostante qualche mese di tregua, la preoccupazione è tornata a lievitare.

Il recentissimo furto commesso ai danni della scuola calcio “Scicli Akademy” (privata di kit e attrezzature per l’allenamento dei piccoli calciatori) ha rimesso tutti in allerta, dopo un periodo di calma soltanto apparente.

E non è l’unico episodio registratosi la scorsa settimana. Lo segnala alla nostra redazione un cittadino, che denuncia l’assenza di sicurezza in città, raccontando quanto accaduto venerdì sera in piazza Italia, dove sono stati rubati alcuni caschi da moto, tra cui quello della figlia.

La sua è una triste constatazione che richiede una profonda riflessione. “Scrivo per segnalare – esordisce la lettera firmata – l’ennesimo furto di casco nei confronti di mia figlia e di altri ragazzi in piazza Italia. Volevo ringraziare tutti i responsabili di questa insicurezza che regna ormai da anni a Scicli, grazie anche a delle politiche di falsa accoglienza e finto perbenismo, che hanno rafforzato la delinquenza locale con quella d’importazione”.

Oltre al danno economico – continua il cittadino -, fa male guardare negli occhi di mia figlia la delusione per questa facilità con la quale si permette a questi delinquenti di spadroneggiare in città. Bello poi leggere tanti difensori d’ufficio che negano l’evidenza, penso solo per scopi economici, e sottovalutano l’emergenza microcriminalità nel nostro paese. Forse escono di casa con le bende negli occhi e non vedono che ormai a Scicli ci sono delle zone franche, dove si prova paura semplicemente ad attraversarle”.

Non si tratta del casco in sé, ma della certezza – afferma il cittadino – che viviamo in una città insicura; niente è cambiato con il passare dei mesi. Purtroppo, alla base di tutto c’è sempre la mancanza di controllo del territorio, vuoi per la carenza di forze dell’ordine o per l’assenza di un sistema di videosorveglianza.

Noi non ci sentiamo assolutamente di vivere in un paese sicuro, questo è certo. Sentir dire da mia figlia che si sente più serena vivere nelle grandi città, dove l’indice di microcriminalità è più alto, anziché nella piccola Scicli la dice lunga”, conclude amareggiato il mittente della lettera.

 

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