SCICLI – Progressione degli interventi graduale e ben definita: prima cosa mettere in sicurezza la parte alta, quella più malandata. L’ex Fornace Penna di Sampieri vede partire, finalmente, i primissimi lavori per garantire la sua tenuta strutturale, scongiurando danni irreversibili.
Stamattina un cestello elevatore e diversi operai sono apparsi ai piedi dell’antico stabilimento bruciato di contrada Punta Pisciotto. La priorità degli interventi di salvaguardia, ovviamente, è stata data alle sezioni del rudere più esposte al rischio crollo.
Da qui la scelta di partire dal terzo livello del prospetto. I lavori odierni hanno, infatti, interessano le tre finestre bifore, puntellando la colonnina centrale di sostegno, ormai usurata a tal punto da essere ridotta a pochissimi centimetri quadrati. Chiaro che un crollo in quella sezione del rudere avrebbe provocato un effetto a catena, con conseguenze drammatiche.
L’avvio dell’azione di salvaguardia sull’ex Fornace Penna viene commentato dall’onorevole Ignazio Abbate, che precedentemente aveva avuto un incontro con il dirigente generale dell’Assessorato ai Beni Culturali, Mario La Rocca, per chiedere un intervento immediato a difesa del celebre monumento di archeologia industriale.
“Credo sia la prima volta da quel devastante incendio, in cui rimase totalmente distrutto – afferma Abbate -, che lo stabilimento di laterizi viene sottoposto a importanti interventi di manutenzione e recupero architettonico”.
Il parlamentare all’Ars, nonché presidente della I commissione Affari Istituzionali, ringrazia il soprintendente ai Beni culturali di Ragusa, Antonino De Marco, e il geometra Giunta, i quali “hanno subito individuato la serietà della situazione, intervenendo con celerità. Adesso focus – termina Abbate – sui lavori più importanti per la sua conservazione che inizieranno a breve”.
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