SCICLI – Nastro segnaletico srotolato attorno a una parte dell’edificio “Padre Gabriele Rio”. La struttura di corso Mazzini, ex palazzo di arti e mestieri, è stata transennata, su disposizione del sindaco Mario Marino, al fine di scongiurare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana. Preoccupa, in particolare, il terzo piano dell’immobile che si affaccia su via Potenza, così come descrive l’ordinanza firmata dal primo cittadino.
Marino ha emanato il provvedimento perché sollecitato da una relazione del responsabile Ufficio Difesa del Suolo e dell’Abitato. “Nell’edificio di proprietà della Fondazione Padre Gabriele Rio, con ingresso da corso Mazzini n. 48 – si legge nel rapporto arrivato al Sindaco -, nel lato sud che prospetta su via Potenza, il parapetto sommitale di protezione centrale del terzo piano presenta, per circa dodici conci di calcare duro, dall’inizio alla fine degli stessi, un lieve scollamento, con diversi centimetri di ribaltamento sulla sottostante stradina”.
Per scongiurare pericoli di crolli, nelle more della messa in sicurezza, al sindaco Marino è stata evidenziata “la necessità di istituire il divieto di sosta in via Potenza, per tutto il prospetto dell’edificio, e disporre un’opportuna transennatura – prosegue la relazione -, atta ad inibire il passaggio pedonale”.
L’ordinanza sindacale, ravvisando la necessità di tutelare l’incolumità pubblica e privata, dovuta al pericolo di crollo dei conci scollati, impone alla proprietà di “provvedere ed eseguire – recita il documento – immediatamente e comunque entro 20 giorni dalla notifica del provvedimento i lavori di rimozione delle parti pericolanti e la verifica generale delle condizioni di sicurezza delle parti che prospettano sulle vie pubbliche”.
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