SCICLI – Stanze illuminate sabato sera a palazzo di città per una “strana” seduta del Consiglio comunale, convocata con procedura d’urgenza.
Cosa sarà successo per così tanta fretta? Una civica assise riunitasi alle ore 21 dell’ultimo sabato di novembre che vive già il clima natalizio. Era necessario andare in aula per votare il progetto di riqualificazione del quartiere San Giuseppe (da 6 milioni di euro) entro il 30 novembre, non portato in aula nella seduta del giorno prima.
Alla fine il punto è stato approvato, tutto si è risolto. “Stava per accadere un fatto grave – spiegano a SVN le consigliere Marianna Buscema, Consuelo Pacetto e Caterina Riccotti -, a cui fortunatamente si è potuto porre rimedio in extremis. L’amministrazione si è impegnata a portare un importante finanziamento che servirà per il rilancio del quartiere di San Giuseppe, nella così detta riqualificazione edilizia, attraverso la realizzazione di 40 alloggi di edilizia residenziale sociale“.
“Questo finanziamento – aggiungono le esponenti della minoranza – va recepito nel bilancio comunale, attraverso una variazione di bilancio, che va votato dal Consiglio comunale. Il termine ultimo per le modifiche era il 30 novembre, infatti nella seduta consiliare precedente ne abbiamo votato varie. Ma questa, la più importante, non è stata inserita tra i punti”.
Di chi è la colpa? Lo abbiamo chiesto a Buscema. “La parte politica la ricercava negli uffici. Credo che ci sia – evidenzia l’esponente di Italia Viva – anche una responsabilità politica, su cui mi auguro l’amministrazione Marino faccia chiarezza”.
L’assessore comunale Enzo Giannone spiega a SVN che “il punto approvato sabato sera ha un significato importante per la città. Già dalla prossima settimana l’amministrazione comunale darà l’incarico ai progettisti per mettere a finanziamento il progetto”.
Sul piano politico sabato sera si è registrata l’ennesima uscita dalle liste civiche a sostegno del sindaco Marino. Dopo Giuseppe Arrabito, anche Debora Iurato è uscita da “SiamoScicli”, dichiarandosi indipendente, pur sostenendo il Sindaco.
La nuova composizione in aula vede sei consiglieri di maggioranza, altrettanti di opposizione e quattro indipendenti. Qualcuno, forse, dovrà riflettere su questo mutamento politico in seno ad una maggioranza che (dal punto di vista numerico) non c’è più.
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