SCICLI – Le corde giuste quel pianoforte sembra averle proprio toccate. Note capaci di invocare una svolta, che, via via, sta prendendo forma. La Fornace Penna sembra essere rinata dal concerto pianistico che il maestro Marcello Giordano Pellegrino tenne il 4 giugno del 2023, su iniziativa di Legambiente “Kiafura” di Scicli. L’associazione ambientalista scelse di lanciare un drammatico, quanto affascinante, sos per frenare la triste e inesorabile decadenza della “cattedrale laica”.
Fu un evento in grado di lasciare il segno. Piacque incredibilmente a tutti per bellezza artistica e potenza emotiva, tanto da restare impresso nella mente di molti, anche ad Alessia Gambuzza, presidente di Legambiente “Kiafura”. “Ricordate quel pomeriggio del 4 giugno 2023? Eravamo incantati – scrive Gambuzza – dalle note che riecheggiavano al cospetto della Fornace Penna, dove ogni pietra è in precario equilibrio. Colpì su tutte l’esecuzione de “L’Equilibrista”, brano che il maestro Pellegrino ha composto pensando ad un funambolo in movimento tra gli equilibri difficili di questa umanità. Un dono che fece per la causa dell’antico stabilimento bruciato”.
Un concerto che si candida a diventare una pietra miliare nella “storica sopravvivenza” della “Mannara” del commissario Montalbano. Non a caso da quel giorno in poi la strada si è fatta tutta in discesa. Il primo segno incoraggiante lo si è avuto lo scorso 2 febbraio, data in cui la Regione Siciliana ha espropriato il rudere, avvicinando di molto una messa in sicurezza che sembrava ormai inarrivabile.
La cronistoria porta a giorni più recenti. Il 6 novembre si è assistito a una piccolissima anticipazione di quello che sarà un intervento di salvaguardia ampio e complesso. Dinnanzi alla Fornace Penna, infatti, è apparso un cestello elevatore con sopra degli operai, intervenuti per puntellare il terzo livello di finestre del prospetto.
Dei lavori di somma urgenza che non potevano più aspettare il passaggio successivo che sarebbe arrivato da Palermo, quello più importante: il finanziamento della messa in sicurezza. Una mossa fatta nei giorni scorsi con l’ultima variazione di bilancio approvata dall’ARS, che ha messo a disposizione dell’Assessorato ai Beni Culturali, oltre mezzo milione di euro per gli interventi di consolidamento e recupero del monumento di archeologia industriale.
Stando alle tempistiche fornite dal deputato regionale Ignazio Abbate, l’attesa per l’inizio degli interventi di salvaguardia totale non dovrebbe essere lunga: entro questo mese verrà espletata la gara d’appalto e si potrà finalmente dare il via ai lavori.
Il rilancio della Fornace Penna passa anche per la sua presenza ne “I luoghi del cuore”, la dodicesima edizione del censimento promosso dal Fai (Fondo per l’Ambiente italiano). Trattasi di una grande mappatura spontanea del patrimonio culturale della Penisola, che da un ventennio raccoglie le segnalazioni dei luoghi più amati e che perciò meritano attenzione e interventi per la loro salvaguardia (per votare e spingere in alto nella classifica nazionale il rudere di Punta Pisciotto clicca qui).
Non resta che attendere l’avvio degli interventi di consolidamento e restauro del sito. Qualcuno immagina un grande evento alla fine di tutto, magari un altro concerto pianistico. Perché no!?
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