SCICLI – Ad entrare per prima in azione un mini escavatore e un cestello elevatore. La messa in sicurezza della Fornace Penna ha preso il via. Stamattina è stato aperto il cantiere che interesserà lo storico rudere di contrada Punta Pisciotto. I lavori consolideranno la struttura in precarie condizioni, permettendo una successiva valorizzazione e fruizione dell’intera area. Tali interventi sono stati possibili grazie ad un apposito emendamento da oltre mezzo milione di euro, firmato dal deputato regionale Ignazio Abbate e inserito nell’ultima variazione di bilancio approvata dall’Ars.
Il 2024 è stato, senza dubbio l’anno della svolta della Fornace Penna. Nel centesimo anniversario dall’incendio che la distrusse, il futuro del monumento di archeologia industriale è stato completamente riscritto, facendo auspicare, finalmente, un lieto fine.
“Oggi è il giorno – commenta Abbate – che tutti aspettavano da anni. Andiamo a scongiurare quel pericolo crollo che avrebbe cancellato per sempre uno straordinario simbolo di questo lembo dell’Isola”.
Che il vento fosse davvero cambiato per lo stabilimento bruciato lo si era capito circa due mesi fa. “Lo scorso 15 ottobre – spiega Abbate – eravamo riusciti ad ottenere un primo finanziamento da 25 mila euro per interventi di somma urgenza, onde scongiurare il crollo del terzo settore di finestre”.
“La rinascita della Fornace è stata possibile grazie al lavoro sinergico, effettuato insieme alla Sovrintendenza ai Beni Culturali di Ragusa e all’Assessorato Regionale ai Beni Culturali. I ringraziamenti in questi casi sono doverosi nei confronti dell’assessore Francesco Paolo Scarpinato, del sovrintendente Antonino De Marco e dell’ingegnere Mario La Rocca. Ognuna di queste figure – conclude il deputato regionale – ha compreso la necessità degli interventi e ha lavorato per accelerare l’iter burocratico, tant’è che oggi, in tempi record, è stato possibile aprire il cantiere”.
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