SCICLI – Palloncini bianchi e azzurri si levano al cielo, tra lacrime e applausi, mentre il feretro viene alzato dalle braccia di chi lo ha voluto bene. Sono gli attimi più dolorosi dell’addio tributato questa mattina a Valerio Pacetto.
Centinaia di persone hanno letteralmente riempito l’interno e il sagrato della chiesa di San Bartolomeo, dove si sono celebrati i funerali del 17enne, ferito gravemente ad agosto in un incidente stradale in contrada Balatelle e deceduto il 13 dicembre scorso al Policlino di Catania, dopo aver lottato per circa quattro mesi.
Il rito funebre è stato celebrato da don Pietro Zisa, con accanto padre Giuseppe Agosta e il diacono Pino Santangelo. Durante l’omelia sono state elogiate le qualità di un ragazzo dall’animo buono e animato da mille passioni, i cui sogni sono stati spezzati di colpo in una sera d’estate. Parole di vicinanza e di conforto hanno tentato di alleviare il dolore immenso di familiari, parenti e amici. Valerio è stato ricordato come un ragazzo sorridente e pieno di vita che adesso sarà una preziosa fonte di ispirazione per chi ha condiviso con lui momenti di gioia e spensieratezza.
Il vescovo di Noto, monsignore Salvatore Rumeo, ha inviato ai familiari un messaggio, letto prima della benedizione. Un lunghissimo e commosso applauso ha accompagno la bara bianca sul sagrato della chiesa. La banda musicale “Busacca – Borrometi” di Scicli ha dedicato al 17enne l’inno al Gioia. Gigantesco l’affetto manifestato dall’intera comunità sciclitana, ancora incredula per il crudele destino toccato a un suo giovanissimo figlio.
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