SCICLI – Sconsigliato da molti, specialmente da chi teme pesanti ripercussioni sulle presenze turistiche. L’aumento della tassa di soggiorno non è stato accolto favorevolmente in città. Una variazione al rialzo dell’imposta a Scicli che provoca tanti mugugni; la questione, nelle ultime ore, sta facendo parecchio discutere. Ad inserirsi nel dibattito cittadino, aperto dalla dura critica che Start Scicli ha rivolto alla giunta Marino, è il Forum Operatori Turistici (ForTur).
Incrementare l’imposta, a carico delle strutture di ospitalità alberghiere ed extra-alberghiere, stando all’associazione, presieduta da Maurizio La Micela, non è stata un’idea valida né tantomeno strategica.
“Gli aumenti, per fortuna – commenta ForTur -, non sono esagerati come in altri Comuni, dove si è creato un vero fuggi-fuggi, con i turisti che vanno a dormire in città vicine meno costose e poi magari fanno una visita veloce nella ‘bella città barocca, ma cara’, limitandosi solo a prendere, forse, un caffè e deprimendo così l’intera economia. Tale aumento, per determinare strutture (esempio villaggi, alberghi stellati), fa sì che l’importo incida concretamente nel costo finale da chiedere al cliente”.
Il Forum Operatori Turistici di Scicli prova a dare una spiegazione al ragionamento fatto dall’amministrazione Marino in sede di deliberazione. “Avranno fatto le loro valutazioni: penseranno che la maggiorazione della tassa possa far incrementare le entrate il prossimo anno. Questo in teoria. In pratica – continua La Micela – le cose possono essere ben diverse. Perché chi pernotta e deve pagare la tassa, sceglie altre destinazioni o diminuisce i giorni di permanenza. Con un impatto complessivo non solo nella tassa di soggiorno, ma nel totale dell’economia creata dal turismo, con una diminuzione nei consumi, nei servizi utilizzati e nella ristorazione“.
Quello di ForTur non vuole essere un attacco spropositato nei confronti della giunta Marino: “Non è nel nostro stile protestare vivamente. Sappiamo che non si tornerà indietro; improbabile che verrà eliminata la tassa, come invece fanno altri Comuni per rendere sempre più competitiva la città. Siamo consapevoli e riconosciamo alle amministrazioni la necessità di gestire un numero montante di servizi molto onerosi e che possono portare sull’orlo del baratro, qualora vengano gestiti male e senza criterio”.
All’interno del Forum vi è anche la convinzione che “non esista, in generale, una chiara idea e progettazione orientata al turismo. Si fatica a comprende l’apporto economico finale che tale settore porta al benessere della città. Non si può andare avanti sperando che le cose vadano sempre bene”
Nell’ottica della collaborazione fattiva con il Comune, ForTur riteniene necessario capire per cosa e come questo importo raccolto, tramite la tassa di soggiorno, verrà speso. “La norma indica specificamente – termina La Micela – che si deve spendere per servizi turistici. Come sono stati impiegati i soldi dello scorso anno? E le previsioni per i prossimi interventi? Quali sono i progetti del Comune di Scicli per l’utilizzo della tassa di soggiorno, oggi aumentata? Ricordiamo che, trattandosi di una ‘tassa di scopo’, secondo la norma, il relativo gettito è destinato a finanziare interventi in materia di turismo, ivi compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive”.
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