Scicli, “Bollette idriche incomprensibili, trovare soluzione immediata”

Monitora da vicino la problematica il Partito Democratico. Venerdì mattina, giorno settimanale di ricevimento al pubblico, una delegazione dem si è riunita all’esterno degli uffici di Iblea Acque di contrada Zagarone per raccogliere i commenti degli utenti: lunghe file e lamentele sulle fatture emesse

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SCICLI – Postazione allestita con un banchetto, due sedie in legno e una bandiera per segnalarne la presenza. Il Partito Democratico di Scicli è andato a controllare ciò che accade nei “famosi” venerdì mattina all’ufficio di Iblea Acque. Una delegazione dem, la scorsa settimana, nel giorno di apertura settimanale dello sportello al pubblico, si è riunita all’esterno dei locali di contrada Zagarone, per ascoltare i pareri degli utenti, assolutamente non soddisfatti del funzionamento del servizio.

Le lamentele si susseguono ormai da più di un mese e mezzo. I dubbi sollevati sugli importi delle bollette idriche e la lunga attesa allo sportello prima di chiedere chiarimenti, al dipendente di turno, sulla fatturazione, fanno infuriare gli utenti.

Siamo intenzionati – affermano dal partito – a monitorare, ascoltare e cercare di capire quali soluzioni mettere in atto al cronico problema dei canoni. Siamo andati lì e abbiamo distribuito i numeri per stabilire l’ordine della fila e ascoltato qualche cittadino con in mano bollette da capogiro. L’amministrazione deve mettere gli utenti nelle condizioni di non fare la coda alle 4 del mattino per essere tra i primi, così da poter tornare il prima possibile a lavorare. I cittadini non ricevono nessun tipo di assistenza, ma devono autogestirsi; sarebbe utile all’arrivo del cittadino una suddivisione in corsie, in base alla tipologia del problema”.

Per decongestionare il flusso di utenti, i dem suggeriscono vivamente la presenza di un maggior numero di operatori di Iblea Acque oppure l’incremento del numero delle giornate dedicate al ricevimento al pubblico. “Se ciò, per una serie di ragioni, non fosse possibile – prosegue il PD -, sia per una carenza di personale della società pubblica, sia per l’incapacità del Sindaco di sopperire a tale mancanza, inviando personale del Comune, ci si muova per altre strade”. Via d’uscita alla problematica che il Partito Democratico individua, ad esempio, in una “convenzione con i CAF, con i sindacati che, in qualche modo possono coadiuvare in questa fase, definibile emergenziale, gli operatori di Iblea Acque e snellire le centinaia di richieste, arrivate sia on line che da fronte office”.

Si sta valutando anche di chiedere un Consiglio comunale aperto sulla questione. “Ci stiamo muovendo in tal senso, insieme ad altri consiglieri comunali, per avanzare la richiesta. In aula consiliare potremo avere modo di interfacciarci pubblicamente con il Sindaco e con i dirigenti di Iblea Acque; allo stesso tempo, potremo chiedere collaborazione alle parti sociali, per trovare una soluzione congiunta. Come promesso – termina la nota del PD -, continueremo ad essere presenti il venerdì per attenzionare da vicino ciò che accade. Oggi è opportuna necessaria una presa di posizione definitiva.

 

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