Pronto intervento sociale a Scicli: “Combinato un pastrocchio, telefonate a volontà”

L’organizzazione del servizio di assistenza non piace per niente a Forza Italia. Sul numero verde attivato dal Comune gli azzurri avanzano diverse critiche

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SCICLI – Intenzioni egregie, un po’ meno i fatti. Distanza siderale tra il dire e il fare: Forza Italia considera un flop il debutto del “Pronto Intervento sociale”. Il servizio di assistenza immediata, annunciato circa due settimane fa dal Comune di Scicli, è dedicato alle persone che versano in stato di fragilità. Un meccanismo di aiuto che si attiva tramite una chiamata al numero verde 800126956, disponibile h24.

Gli azzurri contestano: “Quando il troppo stroppia, ovvero quando si esagera o si va oltre i limiti, c’è il rischio di ottenere l’effetto opposto a quello desiderato”. Dal partito forzista dicono che la centrale operativa, a cui fa capo il numero in questione, tra sabato 25 e domenica 26 gennaio (giorni successivi all’annuncio dell’amministrazione Marino), è stata “surclassata di telefonate da parte di persone – si legge in una nota – che richiedevano assistenza per l’acquisto della ‘spesa’, pagare le bollette o l’affitto; chiamate ricevute anche da cittadini con problemi di sfratto, situati in case fatiscenti, con tanto di fotografie allegate. Il problema si è posto nel momento in cui chi chiamava veniva rimandato ai servizi sociali del Comune di residenza per la presa in carico”.

Qualcosa, dunque, non torna a Forza Italia: “Non è vero, quindi, che il numero verde sia collegato direttamente al Comune di Scicli? Ad assistere le emergenze non dovrebbe giungere un’unità di strada, formata da un team messo a disposizione dai servizi sociali dell’Ente locale? E allora cosa è vero? Pare proprio che il numero verde non sia di competenza del Comune di Scicli, ma della centrale operativa gestita dalla cooperativa ‘L’Arca’ di Modica.

I forzisti fanno notare pure che i casi di emergenza trattati dal numero verde (pericolo grave per l’integrità e l’incolumità della persona o del nucleo familiare, de gestire con una protezione immediata) “dovrebbero già essere stati presi in carico – affermano – dai servizi sociali del Comune. Su questo punto la segreteria cittadina di via Fiumillo apre una parentesi. Vengono chiesti dei chiarimenti direttamente all’assessore comunale ai Servizi sociali, nonché vicesindaco, Giuseppe Causarano. È stato chiamato dal FI a dare precise risposte. “Come è possibile – chiedono gli azzurri – che a Scicli vi siano situazioni al limite della povertà estrema non emerse e sconosciute ai servizi sociali? Esiste una programmazione assistenziale; e se sì, perché non viene attivata?”.

Nella foto la consigliera Sabrina Micarelli

FI è pronta a presentare nei prossimi giorni, tramite la sua consigliera Sabrina Micarelli, un’interrogazione all’assessore Causarano, con cui chiederà lumi sulla programmazione 2018-2024 del Comune relativa alla quota dei servizi del fondo povertà e ai programmi attivi e non attivi.

Micarelli fa delle precisazioni: “Non è vero che il servizio in questione abbia preso vita a Scicli in questi giorni, ma esiste dal 2023. Per quanto riguarda l’unità di strada, che dipende dalla cooperativa capofila di cui sopra, interviene in casi di grave emergenza sociale, a favore di persone senza dimora o con pericolo di perdere la casa e nei casi di violenza domestica”.

Continueremo – conclude la consigliera azzurra – ad attenzionare l’attività dell’assessorato ai Servizi sociali, in attesa di ricevere risposte sull’esistenza di una programmazione e di una progettazione, nel superiore interesse di quei cittadini e non solo, che hanno diritto di ricevere assistenza e aiuto”.

 

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