SCICLI – Il claudicante (e antico) lavatoio sarà presto restituito alla città. Nello storico sito hanno messo piede già gli operai. L’avvio dei lavori era da tempo auspicato dalla comunità, che vedeva in declino una importante testimonianza storica. Il “pacchetto” di interventi, come annunciato in altre occasioni, comprende la pulitura dell’area, il rifacimento del tetto pericolante, l’installazione di una nuova illuminazione pubblica, l’ampliamento della pavimentazione in pietra e la pulizia di una porzione del costone roccioso sovrastante.
A finanziare il progetto di riqualificazione ci ha pensato la Regione Siciliana, su spinta decisiva del deputato regionale Ignazio Abbate. Visti i contorni di strettissima attualità, delineati dal recente avvio dei lavori, l’argomento è transitato anche dalla trasmissione “Città a confronto”. Nella scorsa puntata i temi dibattuti in studio, riguardanti manutenzioni e decoro urbano, hanno tirato in ballo il lavatoio.
L’interessamento della politica per il recupero del sito è stato preso in esame da Emiliano Inzirillo con toni polemici. L’esponente del Partito Democratico di Scicli, ospite in trasmissione, ha indirizzato un duro attacco: “Il finanziamento per il lavatoio? Una marchetta politica dell’on. Abbate”. A mitigare la critica contro il parlamentare all’Ars della Democrazia Cristiana l’assessore comunale Enzo Giannone. Lui ha voluto chiarire i criteri con cui i fondi sono stati destinati a Scicli. In alto gli interventi di Inzirillo e Giannone estrapolati dalla trasmissione.
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