SCICLI – Nota e irrisolta. La questione relativa al servizio idrico a Scicli fa arrabbiare sempre più utenti. Continue le accuse rivolte ad Iblea Acque, additata di non porre rimedio alle inefficienze segnalate. Le proteste sono incessanti: “Bollette idriche ritenute errate e file infinite allo sportello di contrada Zagarone per chiedere chiarimenti sugli importi”. La svolta alla problematica non arriva.
Si registra, però, un tentativo per superare il prima possibile gli ostacoli. Dall’opposizione consiliare giocano una carta che sperano possa sortire l’effetto sperato. I consiglieri comunali Caterina Riccotti (Partito Democratico), Consuelo Pacetto (Start Scicli), Marianna Buscema (Italia Viva), Sabrina Micarelli (Forza Italia) e Bruno Mirabella (Scicli Bene in Comune) hanno protocollato una richiesta di Consiglio comunale aperto ad hoc.
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“Abbiamo raccolto le segnalazioni di tutti quei cittadini – affermano gli esponenti della minoranza – che si sono scontrati con il muro di gomma delle inefficienze di Iblea Acque. Ciascuno di noi, con il proprio gruppo politico di riferimento, ha più e più volte sollecitato l’amministrazione e il Sindaco, quale componente del Consiglio di gestione, a farsi portavoce delle problematiche, lamentate dai cittadini, e di porvi rimedio per quanto possibile e di competenza”.
I cinque dell’opposizione sono sconcertati dall’atteggiamento della giunta Marino, “inerme, se non del tutto sorda – continua il documento –, dinanzi al caos generato dal passaggio dalla gestione pubblica a quella della società partecipata. Il tutto mentre cresce l’esasperazione dei cittadini di fronte ad una situazione sempre più paradossale di bollette idriche incomprensibili, di solleciti per pagamenti non dovuti, di richieste di chiarimento inevase”.
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Nasce da queste considerazioni la loro esigenza di richiedere un momento di confronto aperto e pubblico. “Vogliamo affrontare le problematiche del servizio idrico – affermano – in quella che è, anche se qualcuno lo dimentica, la casa di tutti i cittadini. La nostra decisione è stata, dunque, di protocollare una richiesta di Consiglio comunale aperto, con all’ordine del giorno tutte le problematiche, riscontrate in questi quasi due anni di gestione del servizio idrico da parte di Iblea Acque”. Riccotti, Pacetto, Buscema, Micarelli e Mirabella hanno, inoltre, espressamente richiesto alla presidente della civica assise, Desirè Ficili, di invitare a partecipare i vertici della società stessa: “In questo modo i cittadini possono trovare le risposte che da troppo tempo attendono e, insieme, si elaborino soluzioni ai disservizi lamentati”.
“Il Consiglio comunale aperto – concludono i consiglieri – andrà convocato entro trenta giorni dalla richiesta e speriamo che, almeno stavolta, l’Amministrazione sappia adempiere al compito per cui è stata eletta”.
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