Scicli, tassa di soggiorno: “È il caso di fare delle ricevute ‘ufficiali’”

Il suggerimento giunto al Comune dal Forum Operatori Turistici

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SCICLI – Nero su bianco per una maggiore trasparenza. Un blocchetto di ricevute “ufficiali” potrebbe fare comodo al Comune nella riscossione della tassa di soggiorno. L’idea arriva dal Forum Operatori Turistici (ForTur) di Scicli, del parere che la raccolta dell’imposta possa provocare piccole perplessità: “A volte – spiega l’associazione – l’ospite non ha la certezza che tale tassa vada nei conti comunali”.

La bozza della ricevuta ideata fa ForTur

ForTur ricorda che raccogliere la tassa di soggiorno è un compito che spetta agli “host”, ai gestori di strutture alberghiere ed extralberghiere. Trattasi di un importo che varia a seconda del livello delle strutture, dei giorni di permanenza, dall’età e da tante altre variabili. “La tassa, generalmente – afferma il Forum -, non è elevata, pur se comincia a diventare un ‘costo’ per soggiorni di famiglie o di gruppi. Diciamo che, nella nostra città, 4 persone per 7 giorni possono pagare da 40€ a 80€”.

Per togliere di mezzo “eventuali dubbi”, che potrebbero avanzare gli ospiti, e rendere più professionale anche la raccolta dell’imposta, il Forum Operatori Turistici ha suggerito, pubblicamente in un’assemblea, aperta a tutti gli operatori turistici e indetta dall’amministrazione comunale, la messa in stampa di blocchetti di ricevute, con il logo del Comune, da distribuire alle singole strutture.

Nella foto Stefania Iurato

È un’idea – dice Stefania Iurato, socia del Forum e membro Executive Staff – che abbiamo avuto parlando e ragionando sul mondo del turismo locale. Riteniamo sia corretto interagire con i nostri ospiti, renderli partecipi anche su questo aspetto: la raccolta della tassa di soggiorno è un obbligo di legge e confluisce nelle finanze dell’Ente locale”.

Nella foto Maurizio La Micela

La proposta pare sia particolarmente piaciuta a palazzo “Palle”, così come spiega il presidente di ForTur, Maurizio La Micela. “Ne abbiamo parlato – dice il massimo rappresentante del gruppo – con l’amministrazione e la dirigenza comunale, ricevendo ottimi pareri. In questo discorso è stato coinvolto anche il GAL ‘Terra Barocca’, che potrebbe occuparsi di rendere omogeneo tale progetto nei Comuni partner. In effetti le OTA, le piattaforme tipo Booking, Airbnb, stanno tentando di raccogliere tale tassa, ma con molta confusione, perché ogni Comune ha il suo regolamento per importi, tempistica, esenzioni. Questo crea anche confusione nei potenziali clienti”.

Con queste ricevute da noi ideate, la raccolta in loco sarebbe più professionale e trasparente. E contribuirebbe, nel suo piccolo – termina La Micela –, a dare un’aura comune alle terre del barocco, che stentano a decollare con una visione d’insieme”.

 

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