SCICLI – Tecnici 4, rappresentanti della coalizione 1. L’ingresso del professor Giuseppe Mariotta nella giunta Marino ha aumentato il divario, rimasto sul 3 a 2 fino alle dimissioni rassegnate da Valeria Timperanza, espressione di Libertà Popolare.
Il sindaco Mario Marino, nominando assessore Mariotta, ha dato una precisa importa “tecnica” alla sua squadra assessoriale, decidendo di non pescare dai movimenti civici al suo fianco. La scelta non è passata inosservata. Qualcuno pensa che Marino si sia preso un grosso rischio, incidendo pericolosamente sugli equilibri interni della maggioranza. Diversi i pretendenti alla carica assessoriale lasciati a bocca asciutta, in primis la lista civica di LP, che puntava a conservare il posto in giunta anche dopo le dimissioni di Timperanza.
La tipologia di surroga attira l’attenzione del Partito Demoratico, che, oltre ad augurare buon lavoro al neo assessore Mariotta (“Di cui conosciamo le qualità personali per aver in passato incrociato le nostre strade”), vuole condividere alcune riflessioni.
I dem ritengono che la scelta di un assessore tecnico, “al quale peraltro verrà assegnata la delega alla Cultura, forse la più ‘politica’ tra le deleghe esistenti, è l’evidente segnale di tutta la fragilità e l’inconsistenza del progetto politico del Sindaco”.
Forti i dubbi nutriti sulla reale compattezza della coalizione di governo. “Si dimostra, a dispetto dei proclami di coesione e solidità, che in tre mesi – afferma il PD – le forze di maggioranza non sono riuscite a trovare la quadra intorno ad un nome che fosse chiara e riconoscibile espressione della maggioranza che oggi governa la città”.
Per il partito del segretario cittadino Emanuele Scala è chiaro che oggi il Sindaco abbia “esaurito tutta la sua forza di leader, capace di coinvolgere in una visione, ritrovandosi a fare i salti mortali pur di concludere questa sindacatura”.
Dalla nomina assessoriale ai recenti movimenti in Consiglio comunale, al PD non scappa nulla. “Se si considerano i cambi di casacca di consiglieri, le dichiarazioni di passaggio all’opposizione o tra gli indipendenti che si sono susseguiti in questi ultimi tempi – prosegue il partito -, è evidente che c’è una maggioranza sempre più ingovernabile, malamente gestita a suon di compromessi al ribasso”.
Motivazioni per cui i dem hanno a Marino, per il tramite dei consiglieri del gruppo Caterina Riccotti Sindaco, di avviare una verifica politica: “Deve spiegare alla città cosa stia succedendo nella sua maggioranza. E lo faccia in Consiglio Comunale non in un monologo diffuso un venerdì sera da una tv locale”.
Nel frattempo il PD inizia a guardare alle prossime elezioni. “Riteniamo doveroso chiarire a chi in questi giorni ce lo ha chiesto che sì, ci piacerebbe molto amministrare questa città, ma con il progetto politico e la visione – termina la nota – che stiamo costruendo in questi anni e che proporremo alle prossime elezioni amministrative; e non entrando di soppiatto con accordi carbonari, quella stagione, se mai c’è stata, è finita”.
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