SCICLI – Obbliga a una scelta ristretta di zone idonee la rete di distruzione del gas metano. Delle apposite linee guida, legate ad ovvie ragioni di sicurezza, sono state stabilite per l’accensione dei tradizionali falò di San Giuseppe a Scicli, in occasione del 22 marzo.
Il Comune è pronto ad accogliere le istanze per ottenere l’autorizzazione che potrà essere rilasciata solo per punti specifici del centro storico. Ci si riferisce a via San Marco (al civ. 28), via Ispica (ang. via Isarco), via Dolomiti (2 siti: nei pressi del lavatoio – ang. via Santa Maria La Nova), via San Paolo (ang. via delle Americhe) e via Calabria (ang. via Minniti).
“Eventuali e ulteriori richieste, una per ogni quartiere – precisano dal Municipio -, potranno essere presentate solo se munite di nulla osta della Mediterranea Energia, soc. cons. a.r.l. da richiedere all’indirizzo mail cannata.a@mediterraneaenergia.net”.
Stabilita anche una scadenza per l’invio delle istanze, redatte su apposito modulo. “Le domande, indirizzate al Sindaco – si legge nella nota informativa -, devono pervenire entro e non oltre il 19 marzo (mercoledì) al servizio protocollo, sito in via Nazionale, o a mezzo pec (protocollo@pec.comune.scicli.rg.it)”.
Sono state definite le misure che i falò devono rispettare per essere regolari: dimensioni m 2 x 2 oppure, in caso di forma circolare, diametro non superiore a m 2,5; altezza non superiore a m 2; dovrà essere depositato alla base di ogni falò un idoneo strato di sabbia dello spessore di almeno 10 cm.
“Il richiedente – prosegue il Comune – dovrà attenersi a tutte le prescrizioni che saranno indicate dalla Mediterranea Energia, Soc. Cons. a.r.l. Inoltre, l’accensione dei falò deve avvenire nel rispetto delle normative di legge, con la garanzia della sicurezza dei cittadini e dell’ambiente, evitando ogni danno”.
In particolare dal Municipio raccomandano di rispettare determinate norme di sicurezza: occorre garantire misure di vigilanza, pronto intervento e vie di fuga; mantenere a prudente distanza dai fuochi gli spettatori, se presenti, e lasciare libere e opportunamente segnalate le vie di deflusso, da utilizzarsi in caso di necessità e/o emergenza; il falò dovrà essere acceso lontano da alberi, abitazioni, garage, tende, gazebo, ombrelloni e ogni altra struttura o materiale potenzialmente infiammabile; l’operazione di accensione dovrà svolgersi in condizioni metereologiche favorevoli; predisporre adeguate cautele al fine di evitare la caduta di scorie incandescenti su abitazioni o complessi immobiliari e l’eccessiva vicinanza a strade; usare esclusivamente legni e materiali ad esso assimilabili, non contaminati da inquinanti di qualsivoglia natura; non dovranno essere in alcun modo bruciati materiali rientranti nella fattispecie “rifiuti” ossia mobili o parti di essi, bancali, assi di legni, porte e serramenti, scarto di materiale edile; non dovranno essere utilizzati per l’accensione benzina, gas, olii o altri combustibili; al termine della manifestazione l’area dovrà essere ripulita e bonificata a cura del richiedente, che dovrà assumersi ogni responsabilità in merito ad eventuali incidenti a persone o cose.
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