Carnevale di Scicli 2025, riavvolgiamo il nastro

Organizzatori stanchi ma felicissimi: “Una città in festa”

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SCICLI – Veloce recap. Ora che la festa è finita gli organizzatori possono godersi il meritato riposo, iniziando a realizzare quanto di bello hanno proposto a grandi e piccini. Scicli si è tanto divertita a Carnevale. Sono stati quattro giorni intensi, carichi di gioia e colori.

Un “Carnaluvari” da ricordare, nonostante qualche piccolo cambio di programma forzato a causa della pioggia. Apprezzatissimi i vari appuntamenti con sfilate, giochi, animazione e musica. Ben 25 gli artisti di strada esibitisi, con numeri di giocoleria, bolle di sapone, equilibrismi e laboratori.

L’associazione “Prismart”, organizzatrice dell’evento, in collaborazione con la Proloco Scicli e il gruppo storico del quartiere “Stratanova”, ha scelto di giocare di squadra. “Tantissime le collaborazioni – affermano – attivate anche quest’anno. Abbiamo rimesso in moto la ‘macchina’ del Carnevale di Scicli, restituendo lo spirito collaborativo che aveva caratterizzato negli anni passati questa festa. Prezioso l’apporto delle scuole, sempre più numerose e partecipative, che a loro volta hanno coinvolto famiglie e personale scolastico. Quest’anno insieme abbiamo di gran lunga superato le aspettative. Ci teniamo a ringraziare in particolare le insegnanti ed il personale scolastico per il tempo e l’impegno dedicato”.

La lista dei ringraziamenti è parecchio lunga. Gli organizzatori plaudono le realtà associative, “con cui collaboriamo da anni, che ci supportano in tutti i modi possibili”. Menzione speciale riservata anche ai residenti del quartiere, che hanno “vissuto sicuramente delle giornate particolari, dimostrando affetto e comprensione”. Prismart ringrazia anche il Comune di Scicli e la ditta Impregico, per la collaborazione, garantendo la buona riuscita dell’evento. “E poi gli sponsor – riporta la nota -, piccoli e grandi, che ci sostengono e rendono tutto questo possibile”.

Gli organizzatori dedicano un lungo applauso, soprattutto, ai protagonisti del Carnevale, le tantissime persone che hanno animato i festeggiamenti, indossando costumi divertenti e originali.

Ed è qui che la divertente sfida del concorso riservato alle migliori maschere ha conquistato tutti.

Diversi i premiati nelle varie categorie in gara: “Domenica Mattina” (premio gruppo), “Mary Poppins & lo Spazzacamino” (coppia), “The Flinstones” (premio signor Livia – maschera più originale), “Belli & strizzati” (riconoscimento social), “El Die de Los Muertos” (tema storico), “Affari tuoi” (migliore performance), Alcolisti Anonimi (premio tema sociale o politico).

Hanno riscosso grande successo anche il gruppo “La quiete dopo la tempesta”, una lieta presenza costante, con vestiti originali ed artigianali, e un’incredibile presenza scenica.

Nel dare appuntamento a tutti il prossimo anno, l’associazione “Prismart” (rappresentata da Bartolo Carrubba, Alberto Carestia, Mattia Cicero, Federica Schembri, Luca Cassibba, Emanuele Lucifora, Giorgio Iozzia; con cui hanno collaborato Pamela Di Mari, Melissa Dinatale, Guglielmo Occhipinti, Ignazio Pitrolo, Marianna Micciché, Daniele Pacetto, Guglielmo Fiorilla, Nino, Mattia, Andrea, Agnese, Tony Di Rosa, Fabrizio Fiorilla, Giuseppe Sammito, Francesco Drago, Gabriele Ficili, Vincenzo Santospagnuolo), vuole congedarsi riproponendo alcuni passaggi della lettera che ha inaugurato la manifestazione.

Cari amici, bambini, genitori e adulti di ogni età – esordisce il testo -, il Carnevale è una festa di colori, di sorrisi, di risate; è anche un’occasione per riflettere sull’importanza di ciò che veramente conta. Siamo cresciuti con l’idea che bisogna essere i numeri uno, che il successo si misuri con i risultati, con le performance, con i traguardi da raggiungere. Ma ci chiediamo: quanto spazio diamo alla gioia pura, quella che nasce dal semplice fatto di essere insieme, di vivere il momento? E mentre parliamo di bambini, vogliamo chiedere: quanti di noi si sono mai fermati a pensare a quanto sia fondamentale, per i più̀ piccoli, vivere l’infanzia senza il peso delle aspettative? Senza la paura di non essere abbastanza, senza la fretta di diventare grandi?”.

“Anche noi, adulti, siamo troppo presi dalle corse quotidiane, dalle ansie e dalle preoccupazioni. Siamo talmente immersi nei nostri impegni che dimentichiamo di vivere. Di guardare un tramonto, di ascoltare un sorriso, di fermarci a parlare con chi amiamo. E questo, amici, è il vero ‘successo’: vivere il presente con chi ci sta vicino, senza dimenticare mai – termina la lettera – l’importanza della famiglia, del rispetto, e di un sorriso che può illuminare anche la giornata più grigia”.

 

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