Scicli, alla Cavalcata si aggiunge il cavallino “Namastè”

Il lavoro realizzato dagli ospiti del centro di accoglienza per minori stranieri non accompagnati del Comune. La responsabile del progetto, Concetta Morana: “Straordinario esempio del virtuoso percorso di integrazione”

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SCICLI – Modellino in scala “pony”. Su di esso va al trotto il messaggio di inclusione a firma “Namastè”, il centro di accoglienza per minori stranieri non accompagnati del Comune di Scicli. I quindici ospiti del progetto hanno realizzato, per la festa di San Giuseppe, un piccolo cavallo bardato con materiali di recupero.

L’attività – racconta Concetta Morana, responsabile del centro -, nasce all’interno di un percorso di integrazione sociale. Sono stati sempre incuriositi da questa festa, decidendo di omaggiare una delle tradizioni più radicate a Scicli con una creazione originale. L’iniziativa è stata voluta fortemente non solo dell’equipe del progetto, ma anche dall’amministrazione comunale e dai Servizi sociali dell’Ente”.

“La partecipazione dei ragazzi del Namastè alle feste e agli eventi cittadini (Madonna delle Milizie, Presepe vivente, Carnevale e tanto altro) è un esempio – termina Morana – del virtuoso percorso di integrazione, che fa crescere non solo loro stessi, ma anche la comunità sciclitana che li ha accolti.

 

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