SCICLI – Il limite della sopportazione è stato raggiunto. Per la minoranza andrebbero presi dei provvedimenti dal sindaco Mario Marino contro i suoi quattro consiglieri che, da settimane, stanno creando scompiglio nella maggioranza.
Caterina Riccotti, Marianna Buscema, Consuelo Pacetto, Bruno Mirabella, Licia Mirabella, Marco Lopes e Sabrina Micarelli sono stufi di dover “salvare” il numero legale che ultimamente si fatica a garantire in Consiglio comunale.

L’apporto non arriverebbe dalla maggioranza, internamente “destabilizzata” da Giuseppe Puglisi, Stefania Muriana, Giuseppe Arrabito e Lorenzo Bonincontro.
I sette componenti dell’opposizione, compatti come non mai, guardano con sospetto le recenti assenze e le continue uscite dall’aula dei quattro consiglieri “alleati” di Marino, nei momenti cruciali dei lavori consiliari.

“Ci siamo ritrovati in Consiglio – affermano dalla minoranza – a dover votare, pena la perdita di un grosso finanziamento, la ratifica di una delibera di giunta, garantendo il numero legale che mancava. Erano, infatti, assenti Puglisi, Muriana, Arrabito e Bonincontro, i quattro consiglieri di maggioranza, che da qualche mese a questa parte continuano a fare dichiarazioni congiunte, pur non appartenendo allo stesso gruppo politico. Assenze che abbiamo colmato noi con il nostro forte senso di responsabilità, garantendo al Sindaco il numero legale e la possibilità alla città di usufruire di questo finanziamento”.

Non una situazione sporadica. L’episodio si è ripetuto pochi giorni dopo. Nel Consiglio comunale di venerdì scorso la maggioranza, ancora una volta, non aveva i numeri. “Due dei ‘magnifici 4’ – proseguono i consiglieri di opposizione – hanno fatto mancare il loro appoggio al Sindaco. Così dopo una fase volta alle interrogazioni, dovendoci apprestare a votare due ratifiche di giunta, che prevedevano finanziamenti per migliorare gli alvei della città e la pulizia dei torrenti, oltre ad un finanziamento per il lavatoio di Santa Maria La Nova, ci è sembrato corretto far notare in aula, alla presenza del Sindaco, che per l’ennesima volta venivamo chiamati a un gesto di responsabilità”.

A quel punto la minoranza era pronta a “dare una mano all’amministrazione per non perdere i finanziamenti restando in aula, seppur non richiesto”. Ha, quindi, votato la prima ratifica di giunta. “Ma al nostro voto – prosegue l’opposizione – il consigliere Puglisi ha sentito il dovere di prendere la parola, dicendo che eravamo diventati ‘stucchevoli’, perché la maggioranza c’era e noi non dovevamo avere nessun ‘senso di responsabilità’”.
Da qui la decisione dei consiglieri di minoranza di abbandonare l’aula. “Lo abbiamo fatto – spiegano – perché ci sembrava doveroso far sì che questa maggioranza si mostrasse in Consiglio. Improvvisamente i consiglieri assenti non avevano più impedimenti e si sono palesati! Questo modus operandi dimostra, a nostro avviso, che è palesemente in atto una strategia per destabilizzare l’azione amministrativa. Avremmo volentieri evitato di ribadire questi schiocchi giochi politici e continuare a concentrarci sulle altre problematiche sollevate da noi: sicurezza, Iblea acque, raccolta differenziata e rilancio turistico”.
Dalla minoranza piovono domande: “I quattro consiglieri di quale maggioranza parlano? Cosa si nasconde dietro i motivi personali e professionali che da più tempo vengono invocati a giustificazione delle assenze in Consiglio? Il Sindaco può continuare a permettere che questi episodi facciano perdere credibilità all’azione amministrativa?”.
“Potremmo continuare perché sono tante le perplessità che abbiamo difronte ai comportamenti ai quali assistiamo! Siamo convinti – termina il comunicato – che il primo cittadino non può certo continuare in questo modo per altri due anni e mezzo e ci auguriamo che prenda i dovuti provvedimenti nei confronti di una certa maggioranza, la quale non fa male a se stessa, ma alla nostra città!”.
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